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FORMULA 1

Il fatto

Stefano Semeraro

Tutti e due anzianotti – 79 anni lo svizzero, 83 l'inglese - tutti e

due decisamente autocratici, impermeabili alle critiche, anche

alle più feroci, e attaccati alla poltrona. Convinti di aver creato

un giocattolo perfetto (per i loro interessi) e decisissimi a non

farselo strappare di mano. Costi quel che costi. I due, l'avrete

capito, sono Sepp Blatter e Bernie Ecclestone, il Presidente

della Fifa appena rieletto nonostante uno scandalo di propor-

zioni planetarie che ha scomodato nel ruolo di guardia persino

l'FBI, e il boss della Formula 1 che minaccia di cancellare l'Eu-

ropa dalle corse pur di incassare una manciata di milioni in più.

Alla loro età di solito si portano a spasso i nipotini oppure si

fanno belle passeggiate ai giardini, magari si scrive qualche

libro di memorie. La premiata ditta Sepp & Bernie invece no,

non molla la presa: soprattutto quella sul portafoglio.

Il colonello

che sorride

Josef Blatter, detto Sepp, è in carica dal 1998 e in questi quasi

20 anni si è trasformato nel sovrano assoluto del calcio Mon-

diale, l'uomo capace di macinare rivali – l'ultimo il Principe Alì

bin Hussein che alla vigilia delle ultime, recentissime elezioni si

è ritirato all'improvviso – e di manovrare consensi attraverso le

faraoniche casse della Fifa, la federazione mondiale, che gli

passa uno stipendio la cui cifra (enorme) rimane segreta, ma

che contribuisce in maniera fondamentale a costruire il suo red-

dito annuo che si aggira intorno ai 100 milioni di euro. E' un ex

colonello del formidabile esercito e svizzero, e usa la diploma-

zia come continuazione delle sue guerre personali. Grandi sor-

risi, grandi benefit, relazioni personali costruite con il savoir

faire di chi parla cinque lingue e non ha mai bisogno di fare la

faccia cattiva, perché sa che gli argomenti economici sono più

convincenti. E' dal 2001 che su di lui si addensano sospetti di

corruzioni, ma lui li ha sempre respinti al mittente senza scom-

porsi tanto.

Blatter non ama l’Europa

e si fa alleati lontani

«Sono stato un bambino debole, ho imparato a lottare per so-

pravvivere e quell'istinto mi è rimasto dentro», spiega. In co-

mune con Ecclestone, il figlio dell'ufficiale di marina che ha

fatto la gavetta vendendo macchine usate, ha la poca simpa-

tia per l'Europa e la grande apertura, chiamiamola così, ai mer-

cati esotici e ricchi di soldi. E l'appoggio incondizionato di

Vladimir Putin, lo zar di tutte le Russie. Non a caso a far tre-

mare Blatter oggi sono le accuse di corruzione per l'assegna-

zione dei prossimi due mondiali alla Russia e al Qatar. Le