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INDYCAR
Gara a Fort Worth
Power, tanto handling
Solo una safety-car
In una gara veloce, meno di due ore per 370 miglia con una
sola safety-car per detriti, le problematiche di guida e di han-
dling hanno avuto un impatto devastante sulla giornata di molti
pretendenti. Basta infatti prendere mezzo secondo al giro, per
trovarsi doppiati in men che non si dica. Ed è quello che è suc-
cesso a Power. Dopo un inizio al vertice, l'australiano ha avuto
sempre più problemi a tenere il controllo della sua vettura, per-
dendo inesorabilmente terreno e chiudendo tredicesimo. Ma
tanti dei protagonisti si sono trovati in crisi e sotto di un giro o
più. E' toccato anche, tra gli altri, a Sebastien Bourdais, Ryan
Hunter-Reay e Takuma Sato, mentre Stefano Coletti ha chiuso
a meno 9 giri dopo una difficile qualifica. Continua il suo ap-
prendistato: il monegasco è in progressivo miglioramento, ai
primi tentativi di comprendere meglio le reazioni della sua vet-
tura sugli anelli. Una missione veramente difficile senza le
pause concesse dalle situazioni di caution.
La Honda può solo
sognare la leadership
Con un solo tentativo strategicamente rischioso, i piloti del
pacchetto Honda hanno potuto sognare la leadership. Marco
Andretti, Carlos Munoz e Ryan Briscoe, ancora sostituto di
James Hinchcliffe, hanno provato a fermarsi una volta in meno
ai box, ma non hanno avuto scampo. Per quanto i propulsori
giapponesi siano parchi, la performance ancora non c'è.
Niente botti, come detto, ma diversi problemi meccanici sono
stati incontrati lungo il percorso. KO con entrambe le vetture
è finito il CFH Racing, fermato da problemi di motore con Ed
Carpenter e Josef Newgarden, mentre noie tecniche hanno
bloccato Jack Hawksworth e Tristan Vautier. C'è però da dire
che il transalpino è almeno riuscito a tratti a far sembrare il Dale
Coyne Racing una scuderia vera, dopo un inizio di stagione tra-
scinato da continui cambiamenti di piloti.
Giornata no per Will Power
Marco Andretti
Pagenaud in lotta
con Castroneves