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FORMULA E

Gare a Londra

Electric Pink

Nella suggestiva cornice della località Battersea,

resa famosa dalla copertina di Animals dei Pink

Floyd, una battaglia di nervi e di guida ha chiuso

come meglio non si poteva la prima stagione della

serie elettrica regalando a Piquet la redenzione e a

Buemi il disappunto per una chance mancata

Marco Cortesi

E' stata una battaglia all'ultimo respiro quella della Formula E a

Londra. Una sfida tutta di nervi e di cattiveria che ha coinvolto un

gruppo di piloti dal livello altissimo, vero punto forte della catego-

ria nella stagione del lancio. Alla fine, a prevalere in una battaglia a

tre con Sebastien Buemi e Lucas Di Grassi è stato Nelson Piquet.

Il suo titolo lo riporta alla ribalta nel motorsport che conta dopo gli

anni passati alla ricerca di una buona occasione a seguito della

brutta esperienza di diventare quasi un reietto della Formula 1. Da

quel Gran Premio di Singapore, di acqua sotto i ponti ne è passata

molta, non solo per Nelson ma anche per l'automobilismo tutto.

Trovatosi in difficoltà nel reperire un sedile dopo la fine dell'avven-

tura in NASCAR, dove pur brillando a tratti non era riuscito a tro-

vare la chance giusta, Piquet ha trovato fortuna in un approccio

non convenzionale. Prima il RallyCross e poi la Formula E. Ma non

è stato facile. Il primo contratto col teamNextEV, ex China Racing,

era solo di cinque gare, con la necessità di guadagnarsi il rinnovo.

Cosa che non solo Piquet ha fatto per il 2014, ma anche per la sta-

gione 2015-2016 per una scuderia, quella cinese, che ha già grandi

piani. Arrivato all'ultima gara dopo le difficoltà nella prima corsa e

nelle libere domenicali (in cui ha girato pochissimo per noie al cam-

bio), Piquet si è messo "alla caccia" totalmente all'oscuro dei conti

per il campionato. Silenzio radio, questa è stata la direttiva del

team, almeno per quanto ha riguardato le posizioni dei rivali.

"Guida e basta". ENelson l'ha fatto alla grande, mettendo a segno

il sorpasso giusto (quello su Salvador Duran) mentre Buemi, che

forse dopo la vittoria della prima corsa e la sfortuna dei rivali con

la pioggia in qualifica 2, si sentiva favorito.