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FORMULA E
Gare a Londra
Piquet chirurgico
Buemi in bottiglia
Piquet è stato bravo sul campo, mettendo in luce le doti che
molti, nel dimenticarselo troppo in fretta, avevano ignorato. E
bravo nell'approccio ad una situazione che richiedeva adatta-
mento, istinto e capacità di imparare. Impossibile non pensare
al suo contributo anche a livello di sviluppo, dopo due gare
molto difficili a cui è seguita una progressione eccellente. Vit-
torioso in gara 1 con un vero e proprio dominio, Buemi si deve
inchinare. Favorito anche dalla partenza dietro alla safety-car
che ha ridotto ulteriormente le chance di recupero per gli altri
sullo stretto tracciato di Battersea, lo svizzero si è trovato im-
bottigliato, e mentre là davanti il connazionale Stéphane Sar-
razin dominava, ha patito esattamente quanto Piquet nella
prima frazione. E nemmeno i problemi per Sarrazin, che hanno
rallentato il gruppo, gli hanno fatto guadagnare quel punticino
che avrebbe fatto la differenza, il tutto mentre Di Grassi... ar-
rancava.
Bird fa l’inglese
Bene i debuttanti
A prevalere nella seconda corsa è stato così Sam Bird, che ha
regalato al team Virgin un successo tutto casalingo, importan-
tissimo sia per il pubblico londinese sia per Richard Branson,
che ha appena firmato con la Citroen e si è presentato nella
forma migliore. All'ombra delle ciminiere di "Animals" dei Pink
Floyd, altri piloti si sono messi in luce. Lo ha fatto ad esempio
Jerome D'Ambrosio, che ha centrato due secondi posti e che,
con un po' di fortuna, avrebbe forse potuto beffare Bird. Il
belga si è comunque mostrato ottimo interprete della serie. E
ad impressionare sono stati anche i debuttanti. Oliver Turvey
ha lottato sin da subito per le posizioni che contano, mentre Si-
mona De Silvestro ed Alex Fontana hanno ben figurato in una
missione difficile, quella di mettere da parte tante delle cose
imparate negli anni per adattarsi ad un nuovo con-
cetto. E quando le loro vetture li hanno assistiti, non
hanno mancato di mostrare ottime cose. E visto che
forse ci doveva essere anche un "villano" per garan-
tire lo show, Sakon Yamamoto si è calato alla grande
nella parte, ben misurando le barriere e commettendo
errori a ripetizione che purtroppo hanno messo KO
anche Jarno Trulli.
La Formula E
rompe gli schemi
Ora per la Formula E è pronto il prossimo passo. Com-
petizione lanciata per quanto riguarda i motori e altre
componenti, con l'obiettivo di incrementare la perfor-
mance. La stagione ha messo in luce, a dispetto dei
dubbi e degli aspetti ancora critici (cambi vettura in pri-
mis) un ottimo livello di guida e spettacolo garantito. E
anche i tracciati più atipici, come quello di Battersea,
hanno permesso di vedere qualche sorpresa. Peccato
che, come ammesso dallo stesso Agag, con l'aumento
delle prestazioni molte piste saranno messe fuori gioco
per motivi di sicurezza, e la prima indiziata è proprio
quella di Londra. Alain Prost ha spiegato che, quando
correva, una delle cose più divertenti era divertirsi con
le macchine a noleggio nei parcheggi, dopo le prove.
E proprio in questo senso la Formula E ha messo a
segno il suo successo, separando la teoria della tecnica
dalla pratica dello show. Tanti VIP, tanto pubblico
anche se forse più interessato all'evento che alla gara,
ma anche semplice divertimento. Per un primo anno,
era difficile chiedere di più. Per Piquet invece, c'è an-
cora un altro titolo "strano" da cercare di vincere. Tra-
vis Pastrana, Ken Block, Tanner Foust e anche un
altro... reietto, Scott Speed, sono gli avversari per da
battere per salire al vertice del Global RallyCross Chal-
lenge.
Lo sconfitto Sebastien Buemi