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GP GRAN BRETAGNA
Williams
Massimo Costa
Si fa un gran parlare di Valtteri Bottas come il futuro sostituto
di Kimi Raikkonen in Ferrari. Ma siamo così sicuri che il finlan-
dese della Williams sia l’uomo capace di tracciare la differenza.
Perché, seppur indiscutibilmente un pilota di talento, Bottas
quando l’altalenante e scorbutica FW37 si ritrova su una pista
adatta alle sue caratteristiche, non è che faccia poi tanta diffe-
renza. E sembra fermarsi su livelli standard, certamente ele-
vati, ma non eccelsi. La conferma la si è avuta domenica scorsa
a Silverstone, anzi, già in qualifica quando il vecchietto Felipe
Massa, che tutti noi avevamo dato per finito nei due ultimi anni
in Ferrari, gli è stato davanti. Se andiamo a leggere il confronto
in qualifica della stagione tra i due piloti Williams, Massa è al
comando per cinque a tre! Nella classifica iridata, Bottas ha 77
punti, Massa 74. Praticamente sono sullo stesso livello. Dice-
vamo del Gran Premio. Massa baldanzosamente davanti a tutti,
Valtteri che inseguiva e quando è giunto il momento di attac-
care il compagno, ha pensato bene di chiedere il permesso al
team. Che temendo uno scenario disastroso, inizialmente gli
ha detto di no, poi di sì. Ma Bottas si è come sgonfiato ed è ri-
masto alle spalle di Massa. Che ha vissuto un fine settimana
veramente spaziale, facendo lui sì la differenza, tanto da sem-
brare il Felipe del 2007-2008. Peccato però che la strategia ec-
cessivamente conservativa della Williams, che ha aspettato
troppo a richiamare ai box per il primo pit-stop i suoi piloti,
non abbia permesso a Massa di salire sul podio. Un altro ap-
punto: Bottas poteva rovesciare l’esito del Gran Premio se
avesse avuto la forza di esaltarsi in quelle condizioni di pista
umida, invece è apparso sorprendentemente timido, timoroso
sbagliando anche la scelta del momento in cui montare le inter-
medie.
Valtteri
Bottas