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MOTO GP
Gara al Sachsenring
Stefano Semeraro
Tre mesi senza vincere possono essere pochi o tantissimi, se ti
chiami Marc Marquez sono lunghi una vita. Così il sesto centro in
sei anni (in tutte le categorie in cui ha corso) al Sachsenring per il
Piccolo Diavolo è stata davvero una liberazione, da festeggiare
anche con una diretta tv “pirata” in proprio grazie ad una teleca-
merina estratta dalla tuta. Finalmente un ritorno sul gradino più
alto del podio, sotto la luce dei riflettori che negli ultimi tempi
aveva dovuto cedere ai rivali della Yamaha, Lorenzo e Rossi, e ai
sussulti di gloria della Ducati (che però sembrano ormai essersi
spenti) a inizio stagione. In Germania, dopo tanti problemi, è tor-
nata a ruggire complessivamente la Honda, che ha piazzato la
prima doppietta con l'ex-ritirando Pedrosa secondo davanti al
Dottor Rossi e a Lorenzo, mentre a scongiurare lo sprofondo
della Rossa ci ha pensato ancora una volta Andrea Iannone,
quinto dietro i “Fab Four” (meglio: i tre + uno) del motomon-
diale.
Un weekend da leone, quello di Marquez, che in gara come Pe-
drosa ha azzardato la scelta della gomma dura all'anteriore (con-
trariamente alla concorrenza) e dopo il fuoco d'artificio di Lorenzo
alla partenza è scappato via diventando in fretta un'idea troppo
lontana da inseguire per chiunque.
Dietro di lui per un po' si sono dati battaglia Rossi e Pedrosa, ma
lo spagnolo quando ha voluto è riuscito a passare Valentino fra
le curve fluide e non eccessivamente veloci del Sachsenring, men-
tre Lorenzo si attestava senza troppe pretese in quarta posizione.
«Sono tornato a divertirmi in sella alla mia moto – ha spiegato
Marquez – piano piano stiamo tornando ma a partire già dai test
di Misano resta parecchio lavoro da fare». Il ritorno alla vecchia
Pedrosa
davanti a Rossi