Silvano Taormina
Non vinceva una gara su ovale dal lontano
2006, quando si impose sul miglio di Milwau-
kee nell'anno del suo ultimo titolo in Champ
Car. A nove anni di distanza, proprio sullo sto-
rico impianto del Wisconsin, Sebastien Bourdais
ha rotto l'incantesimo imponendosi grazie ad
un passo inavvicinabile per tutto il resto del plo-
tone ed una strategia impeccabile. Un suc-
cesso, il secondo del 2015 dopo quello in gara
2 a Detroit, che lo tiene ben saldo nel gruppo
di testa alla vigilia di un finale di stagione che si
preannuncia alquanto imprevedibile. Bourdais
ha gettato le basi della sua vittoria verso la
metà gara quando, dopo aver risalito la china
dalla sesta fila sullo schieramento, si è issato al
comando iniziando a dettare un ritmo in grado
di solcare un margine importante sugli insegui-
tori. Nemmeno un paio di caution lo hanno
scrollato dalla vetta. Fin dove potrà spingersi
Bourdais è ancora presto per dirlo. Il suo punto
di forza, oltre alla velocità e ad un team intera-
mente concentrato su di lui, è sicuramente
quella maturità agonistica che nel finale po-
trebbe spingerlo a far traballare il già scricchio-
lante predominio mostrato dai piloti del team
Penske fino a questo punto della stagione.
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