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EUROPEO RALLY

Estonia

Tre, due, uno. Terzo nel 2013 e secondo nel 2014, quest'anno

Alexey Lukyanuk vince. E quasi non gli par vero: “E' talmente

bello quello che provo che non riesco neppure a spiegarlo”,

butta lì a bocce appena ferme. Poi il russo dal piede pesantis-

simo spiega di aver rischiato di rovinare tutto proprio nell'ul-

timo tratto cronometrato: “Ad un certo punto mi sono trovato

in equilibrio molto precario su due ruote e ho davvero temuto

da capotare. Per fortuna, in qualche modo, sono riuscito a met-

terci una pezza ed eccomi qui...”.

Primo leader dell'appuntamento estone, l'attico del podio, l'as-

segno per il miglior privato e il trofeo alla memoria di Colin

McRae, Lukyanuk se li è guadagnati con una gara praticamente

perfetta. Sfruttando il tanto che poteva dargli la Mitsu su

strade velocissime e senza tanti rilanci per mettersi tutti dietro.

Ma la sua non è stata una passeggiata di salute. A rendergli la

vita dura, nell'ordine, ci hanno provato, Karl Kruuda e Kajto Ka-

jetanowicz con le Fiesta R5. Più lungo il secondo del primo,

ma entrambi con parecchia convinzione. Quella che al via aveva

pure Craig Breen, le cui speranze di portare a casa punti pe-

santi si sono definitivamente insabbiate nel trasferimento verso

la penultima piesse, quando il motore della sua 208 T16 ha

detto basta. Per un serio problema di lubrificazione. L'ultimo di

un fine settimana che all'irlandese ha dato solo dispiaceri. E

adesso, nella corsa al titolo, si trova di nuovo ad inseguire il

sempre concretissimo polacco, leader con cinque lunghezze.

“Non ha avuto fortuna”, dice di lui Lukyanuk. Kajetanowicz gli

fa eco e entrambi già pensano alla prossima sfida, quella sul-

l'asfalto rotto e velocissimo del Barum.

Kajto Kajetanowicz

nuovo leader di campionato