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INDYCAR

Gara a Pocono

Marco Cortesi

E' stata una gara davvero imprevedibile quella di Pocono. Solo

undici sono stati i piloti ad arrivare al traguardo, con oltre 30

cambi di leadership e 11 caution a spezzare il ritmo. Ryan Hun-

ter-Reay è riuscito con un finale eccezionale a mettere a segno

la vittoria, confermando il miglioramento, in particolare in ot-

tica gara, delle vetture con motorizzazione e aerokit Honda.

Tanti sono stati gli incidenti, buona parte dei quali in solitaria.

Il pacchetto aerodinamico scelto dalla serie, unito ad un cir-

cuito più "permissivo" a partire dalla larghezza, ha dato la pos-

sibilità di vedere gruppi di mischia che hanno presentato fino

a sette vetture affiancate contemporaneamente. Il risvolto è

forse stato il rischio di spingere troppo, ma non è mai sem-

brato che la situazione arrivasse ai livelli incontrollabili visti in

passato quando si era cercato di trasformare le gare in rodei

fatti di gruppi in costante bagarre.

Wilson sfortunato

Stewart generoso

L'incidente di Justin Wilson non ha comunque avuto nulla a che

fare con tutto questo. Semplicemente, il britannico ha avuto

tanta sfortuna, trovando l'impatto con uno dei componenti più

solidi (la punta del musetto) rimbalzato da un'altra macchina e

preso ad altissima velocità. Fortunatamente, sembra che anche

l'infortunio riportato da Sage Karam al piede sia di secondaria

importanza. Nel dramma di Wilson ha spiccato il bel gesto di

Tony Stewart, che ha immediatamente mandato il proprio

aereo privato a prendere moglie e fratello di Wilson per por-

tarli al suo capezzale. Una cosa che il campione IndyCar e NA-

SCAR pare faccia spesso in casi simili, per aiutare i colleghi.

La rabbia di Rahal

Castroneves quanti errori

Per il resto, la corsa ha portato Josef Newgarden ancora al top,

al secondo posto, mentre Gabby Chaves, che sembrava desti-

nato a lottare per un miracoloso successo, si è trovato con pro-

blemi meccanici sul finale. Poco altro... dal punto di vista

prettamente agonistico, tra i botti, la volpe che attraversava la

pista, le lunghissime caution e gli errori al via di Helio Castro-

neves, che dopo aver fatto saltare la partenza due volte, bec-

candosi un avvertimento, se l'è cavata per miracolo prima di

dare un quasi-addio alle speranze di campionato. Arrabbiatis-

simo, ma non con sé stesso, anche Graham Rahal, che si è visto

entrare "a gamba tesa" Tristan Vautier, finendo a muro. Per

lui, Pocono poteva essere un bel break point, e invece chi ci

ha guadagnato è stato Juan Pablo Montoya, terzo e pronto

alla sfida di Sonoma.

Sotto

shock

Una gara atipica dal finale drammatico

ha lasciato la categoria senza parole a una sola

settimana dalla finalissima di Sonoma