8
INDYCAR
Gara a Pocono
Marco Cortesi
E' stata una gara davvero imprevedibile quella di Pocono. Solo
undici sono stati i piloti ad arrivare al traguardo, con oltre 30
cambi di leadership e 11 caution a spezzare il ritmo. Ryan Hun-
ter-Reay è riuscito con un finale eccezionale a mettere a segno
la vittoria, confermando il miglioramento, in particolare in ot-
tica gara, delle vetture con motorizzazione e aerokit Honda.
Tanti sono stati gli incidenti, buona parte dei quali in solitaria.
Il pacchetto aerodinamico scelto dalla serie, unito ad un cir-
cuito più "permissivo" a partire dalla larghezza, ha dato la pos-
sibilità di vedere gruppi di mischia che hanno presentato fino
a sette vetture affiancate contemporaneamente. Il risvolto è
forse stato il rischio di spingere troppo, ma non è mai sem-
brato che la situazione arrivasse ai livelli incontrollabili visti in
passato quando si era cercato di trasformare le gare in rodei
fatti di gruppi in costante bagarre.
Wilson sfortunato
Stewart generoso
L'incidente di Justin Wilson non ha comunque avuto nulla a che
fare con tutto questo. Semplicemente, il britannico ha avuto
tanta sfortuna, trovando l'impatto con uno dei componenti più
solidi (la punta del musetto) rimbalzato da un'altra macchina e
preso ad altissima velocità. Fortunatamente, sembra che anche
l'infortunio riportato da Sage Karam al piede sia di secondaria
importanza. Nel dramma di Wilson ha spiccato il bel gesto di
Tony Stewart, che ha immediatamente mandato il proprio
aereo privato a prendere moglie e fratello di Wilson per por-
tarli al suo capezzale. Una cosa che il campione IndyCar e NA-
SCAR pare faccia spesso in casi simili, per aiutare i colleghi.
La rabbia di Rahal
Castroneves quanti errori
Per il resto, la corsa ha portato Josef Newgarden ancora al top,
al secondo posto, mentre Gabby Chaves, che sembrava desti-
nato a lottare per un miracoloso successo, si è trovato con pro-
blemi meccanici sul finale. Poco altro... dal punto di vista
prettamente agonistico, tra i botti, la volpe che attraversava la
pista, le lunghissime caution e gli errori al via di Helio Castro-
neves, che dopo aver fatto saltare la partenza due volte, bec-
candosi un avvertimento, se l'è cavata per miracolo prima di
dare un quasi-addio alle speranze di campionato. Arrabbiatis-
simo, ma non con sé stesso, anche Graham Rahal, che si è visto
entrare "a gamba tesa" Tristan Vautier, finendo a muro. Per
lui, Pocono poteva essere un bel break point, e invece chi ci
ha guadagnato è stato Juan Pablo Montoya, terzo e pronto
alla sfida di Sonoma.
Sotto
shock
Una gara atipica dal finale drammatico
ha lasciato la categoria senza parole a una sola
settimana dalla finalissima di Sonoma