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Ora che sei in GP2, cosa hai notato rispetto alla vettura della

Formula Renault 3.5?

“Ci sono grandi differenze, di sicuro. La GP2 ha un motore

più potente, ma un po' meno carico aerodinamico. E ovvia-

mente hanno pneumatici diversi. Devo ammettere che met-

terle a confronto non è semplice”.

Come giudichi fin qui la tua avventura in GP2 con la DAMS?

I test invernali erano stati davvero promettenti, poi...

“È stata una stagione complessa. Nelle prove collettive siamo

stati tra i più veloci, purtroppo in campionato non abbiamo

ottenuto i risultati che volevamo e che ci aspettavamo di rag-

giungere. Senza dubbio siamo stati molto sfortunati, potrei

persino affermare che da questo punto di vista è stato forse

l'anno peggiore della mia carriera. Mentalmente è difficile

quando le cose vanno così, perché più volte abbiamo mo-

strato un ottimo ritmo. Non a caso abbiamo ottenuto alcuni

podi, come a Barcellona, Silverstone e Budapest. Non posso

quindi dire che sia tutto negativo, anzi, semplicemente non ci

troviamo dove desideravamo essere. Ci lavoreremo, perché

la squadra ha tutto il potenziale per ben figurare da qui alla

fine”.

Del resto nell'ultimo weekend di Monza hai siglato la pole,

dopo il miglior tempo nelle prove libere.

“Sì, e il vantaggio che avevo era abbastanza significativo: tre

decimi in prova, due decimi in qualifica. Avevamo il passo per

vincere gara 1, fino al pit-stop stava procedendo tutto al me-

glio. Poi, abbiamo accusato un problema tecnico. Ero molto

deluso, chiaramente, ma gli imprevisti vanno messi in conto.

Bisogna accettarli, e guardare subito avanti. Stiamo già pen-

sando a Sochi, sperando di confermarci agli stessi livelli e che

la sfortuna ci abbandoni”.

Qual è perciò il tuo obiettivo per il finale di stagione?

“Voglio continuare a lottare nelle posizioni di vertice, anche

se non sarà semplice rimanere con costanza tra i primi. Vor-

rei riuscire a prendermi almeno una vittoria, o a ripetermi in

pole. Farò il possibile”.

Qualche mese fa hai debuttato alla guida di una Formula 1,

provando a Barcellona sia la Red Bull che la Toro Rosso. Cosa

cambia dalla RB7 di questo weekend?

“Tanto, senza dubbio, a partire dal motore V8 che è molto di-

verso dai turbo di oggi. Ma al Nurburgring sono stato impe-

gnato soltanto per un'esibizione, non serviva tirare al

massimo come in un vero test. Si trattava di offrire un po' di

show agli spettatori, anche se di sicuro mi sarebbe piaciuto

spingere un pochino di più. Le occasioni di essere al volante

di una F.1, del resto, non sono molte”.

Ti senti già pronto per correre in F.1?

“Quando ho provato a maggio i miei tempi erano buoni, è

stato un esordio positivo. Ho capito di avere l'esperienza suf-

ficiente per guidare una Formula 1, ma pensare di correre nel

Mondiale, per adesso, è più complicato. I risultati di que-

st'anno non mi aiutano. L'opzione migliore per me, probabil-

mente, è quella di disputare un altro anno in GP2 per

maturare”.

E per puntare al titolo?

“Ovviamente”.