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GP2

Pierre Gasly

Ci vuole

pazienza…

Il francese del programma Junior Red Bull,

autore della pole a Monza, spiega la sua stagione

non proprio positiva che lo vede al settimo posto in campionato.

E ci parla dei suoi obiettivi e programmi futuri,

sicuro che il vero Gasly non è quello visto fino ad ora

Jacopo Rubino

Campione dell'Eurocup Formula Renault 2.0 nel 2013, vicecampione 2014 in For-

mula Renault 3.5: Pierre Gasly è stato certamente un volto di spicco nel palcosce-

nico della World Series, dove al Nurburgring è tornato in veste di ospite

d'eccezione. Membro del programma giovani Red Bull, il 18enne francese ha avuto

modo di intrattenere il pubblico cimentandosi con la RB7 di Formula 1, la vettura

(motorizzata Renault) con cui Sebastian Vettel ha conquistato il titolo 2011. A mar-

gine dei suoi impegni promozionali, Italiaracing ha avuto modo di intervistare Gasly

per fare il punto della situazione sulla sua stagione in GP2, con un piccolo sguardo

al futuro.

Pierre, dopo quasi un anno sei tornato nel paddock della World Series by Renault?

Che effetto ti ha fatto?

“È stata sicuramente una bella sensazione. Qui ho trascorso tre anni, prima nella

serie 2 litri, poi nella 3.5: mi ha fatto piacere ritrovare tanti volti conosciuti e poter

scambiare qualche parola con tutti. Mi sono divertito molto, anche perché ho po-

tuto guidare la Red Bull RB7 di Formula 1”.