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Marco Cortesi

Zandvoort, la vendetta. Come accaduto in Olanda,

anche nell'ex Repubblica Democratica le BMW si sono

issate al vertice con decisione, conquistando la pole ed

entrambe le vittorie. Merito della conformazione della

pista, ma soprattutto della situazione in termini di za-

vorra risultante dagli scarsi risultati dei bavaresi in con-

dizioni "normali". Ad Oschersleben si è poi assistito ad

un vero trenino al co-

mando, visto che anche

utilizzando il DRS, è estre-

mamente difficile sorpas-

sare dopo il via: l'unica

vera occasione è la prima

curva, nella quale si rischia

facilmente, attivando il si-

stema, di arrivare lunghi.

Di conseguenza, lo start è

stato il momento fondante

di entrambe le corse. Nella

prima, Timo Glock ha man-

tenuto il comando dalla

pole, mentre Augusto Far-

fus si faceva infilare da Antonio Felix Da Costa e Bruno

Spengler. Alle loro spalle, il caos: Robert Wickens ha

colpito Jamie Green, che era stato spedito in testa-

coda da Mike Rockenfeller, prima di andare a finire ad-

dosso Nico Muller coinvolgendo anche l'incolpevole

Edoardo Mortara. Il pilota italiano si è poi ritirato anche

la domenica per problemi tecnici.