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GP RUSSIA
McLaren
Stefano Semeraro
«La McLaren sarà uno dei top team l'anno prossimo, sicuro al
100 per cento», ripete Fernando Alonso, con gli occhi ben al ri-
paro delle lenti scure e la mascella che gli scende sempre un
po' di più. Diamo per certo che abbia ragione, il problema resta
gestire il presente, fatto di delusioni e di beffe, a bordo di una
monoposto che, nonostante le modifiche apportate alla power
unit a Sochi, viaggia 45 km/h più lenta delle Mercedes. Delu-
sione come la penalizzazione che lo ha privato del decimo
posto – 5 secondi per il taglio della curva 16 – a favore della
Toro Rosso di Max Verstappen. «Riuscire a stare fra i primi dieci
con entrambe le macchine su un tracciato per il quale non ave-
vamo aspettative – ha detto Nando – è stata una bella sor-
presa. Peccato aver perso i punti dopo la gara. Siamo riusciti a
sfruttare le gomme meglio di chi stava accanto, ora si tratta di
rimanere realisti, negli USA non sarà facile, ma possiamo con-
tinuare a lavorare per il futuro». Un futuro che comunque lo
vedrà accasato a Woking. «Ho firmato un contratto per tre
anni, quindi che guidi o resti a casa a cucinare sarò con la McLa-
ren». Non ha comunque perso il gusto per la battuta, anche un
po' acida, come quella buttata lì quando gli hanno chiesto se
è preoccupato per la fornitura di motori Mercedes alla Manor.
«Con tutto il rispetto, alla Manor potrebbero montare un mo-
tore da aereo e non farebbero tanti progressi». In pista invece
agli ingegneri che gli chiedevano di aumentare il ritmo per cer-
care di tenere dietro la velocissima Williams-Mercedes di Felipe
Massa, ha risposto con un sorriso amaro: «Ragazzi, apprezzo il
vostro senso dell'umorismo». Se davvero ha deciso di fare il
cuoco, di sicuro starà preparandosi un piatto freddo che si
chiama vendetta. Si tratta di vedere se McLaren e Honda riu-
sciranno a fornirgli gli ingredienti giusti.
Fernando Alonso si è presentato a Sochi
in versione kamikaze, ma i risultati in pista
con la sua McLaren-Honda non sono cambiati