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GP RUSSIA
Red Bull
Stefano Semeraro
Adesso ci si mette anche lui. «Potremmo essere costretti a
lasciare la F.1, perché Ferrari e Mercedes si rifiutano di for-
nirci un motore». Dopo Horner, Marko e Mateschitz a parlare
adesso è Adrian Newey, il mago di Stratford che sta dietro
ai tanti successi del team. Negli ultimi mesi le vicende della
Red Bull non più vincente e molto incerta sul proprio futuro
hanno tenuto banco, fra accuse violentissime alla Renault e
minacce di abbandono. A forza di gridare al lupo, ora i quat-
tro volte campioni del mondo rischiano davvero di ritrovarsi
a terra. A Stoccarda hanno fatto saper sin dall'inizio che di
fornire power unit a un rivale così pericoloso non ci pensa-
vano neppure, Marchionne e la Ferrari prima si sono entu-
siasticamente proposti, poi hanno ritirato la mano quando
dall'Austria hanno fatto sapere che la richiesta riguardava
motori con specifiche 2016, non i propulsori aggiornati a
quest'anno di cui si potrà accontentare la Toro Rosso. Tor-
nare sui propri passi e chiedere scusa con il cappello in mano
al costruttore francese? Difficile, praticamente impossibile.
«Sfortunatamente il nostro rapporto con la Renault è ormai
alla fine, fra di noi c'è stata una di quelle crisi matrimoniale
che portano al divorzio», ha ammesso il progettista inglese,
impegnato ad Abu Dhabi come giudice in un gara alla Nissan
PlayStation GT Academy. «Ci sarebbe stato bisogno di fare
dei passi in avanti, ma è mancata un'idea chiara della dire-