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truttibile
Sainz
Dal dramma di sabato mattina quando è
stato protagonista del violento incidente
alla curva 13, che lo ha visto rimanere
dentro la monoposto, sepolto dalle barriere,
per diversi minuti senza che nessuno
potesse conoscere le sue condizioni fisiche,
alla disputa del Gran Premio che lo aveva
visto raggiungere il 7° posto fino al ritiro
Massimo Costa
Carlos Sainz è stato l’eroe del Gran Premio di Russia. Quelle immagini
con la Toro Rosso conficcata sotto le barriere denominate Tec Pro al-
l’esterno della curva 13, senza che tutti noi potessimo avere la minima
idea delle condizioni fisiche del pilota spagnolo, non ce le dimentiche-
remo per lungo tempo. Sainz in realtà stava benissimo, ma la radio
non funzionava più e quindi non poteva comunicare con gli uomini
della squadra per avvertirli di stare sereni. E non poteva certo gesti-
colare perché completamente sepolto dalla Tec Pro. Il silenzio radio ha
fatto pensare al peggio per diversi interminabili minuti. Nessuno po-
teva capire se Sainz fosse svenuto, ferito gravemente o, come era, il-
leso. I commissari intervenuti non riuscivano, manualmente, ad alzare
le protezioni così come i due uomini della Medical Car. Lo stesso Sainz
si era innervosito perché aveva capito la “dimensione” dell’incidente,
voleva far capire che lui era ok, ma non poteva. E questo gli aveva
messo ansia pensando alla situazione drammatica che potevano vivere
a casa i famigliari, assenti a Sochi.