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MOTO GP

Gara a Motegi

Pedrosa magico

digiuno finito

Le giornate di venerdì e sabato, disputate in condizioni normali,

avevano certificato la superiorità della Yamaha e soprattutto di

Jorge Lorenzo, per nulla penalizzato dall'infortunio alla spalla pa-

tito in allenamento. Dominatore in tutte le sessioni di prove libere,

il catalano ha conquistato anche la pole-position, avvicinato tutta-

via da un Valentino Rossi più veloce del previsto. Domenica la

pioggia ha comunque mescolato le carte. Già nel warm-up del

mattino Pedrosa aveva suonato il primo squillo, marcando il best

lap. La gara è andata in scena su fondo umido, ma senza che ca-

desse altra acqua. Era quindi fondamentale gestire bene l'usura

delle coperture rain, mentre il tracciato andava ad asciugarsi. Sotto

questo aspetto, l'alfiere Honda è stato magistrale: cauto in avvio,

navigando in quarta posizione, ha saputo gestire meglio le proprie

Bridgestone. Ametà cammino, ha cominciato un prodigioso recu-

pero: prima superando Andrea Dovizioso, poi agganciando le due

Yamaha di testa. Rossi al 17° giro, e Lorenzo al 21°, sono stati in-

filati con relativa facilità. Il numero 26 si è aggiudicato il 50° trionfo

nel Motomondiale, il 27° in top-class, interrompendo un digiuno

che durava da ben 14 mesi (Brno 2014). «La vittoria mi mancava

da tanto tempo, sono felicissimo perché è stata una annata diffi-

cile», ha commentato Pedrosa. «Mi sono divertito, la nostra tattica

ha funzionato. A un certo punto, ho avvertito una sensazione spe-

ciale». Quella che sarebbe stata la giornata giusta.

Rossi batte Lorenzo

18 punti di vantaggio

La piccola impresa dell'iberico ha messo un po' in secondo piano

l'avvincente lotta iridata tra Lorenzo e Rossi. Lo spagnolo, batti-

strada per 21 tornate, ha dovuto capitolare anche nei confronti

del compagno di squadra quando la gomma anteriore è entrata

in crisi. «È stata una corsa impegnativa. Sbagliare era facile, spe-

cialmente quando la pista si è asciugata. Ho temuto di cadere tre

o quattro volte, ma abbiamo raggiunto l'obiettivo», ha raccon-

tato il Dottore. Pesantissima la sua seconda piazza, con la quale

incrementa il vantaggio in classifica generale a 18 punti. Con tre

tappe ancora in calendario, comincia ad essere un cuscinetto im-

portante. Per come era cominciato il weekend, il gradino più

basso del podio è invece una sconfitta per “Porfuera”. «È un

peccato, perché sull'asciutto ero sicuramente il più forte», ha vo-

luto sottolineare, senza arrendersi: «18 punti sono tanti, ma non

è finita. Posso farcela».

Marquez quarto

nonostante l'infortunio

Arrivato al Twin Ring con una mano infortunata, Marc Marquez ha

dovuto giocare in difesa. La pioggia ha permesso al campione in

carica di soffrire meno, cogliendo un quarto posto utile a ripren-

dersi la terza posizione nel Mondiale ai danni di Andrea Iannone.

Il centauro della Ducati è stato costretto allo stop per un guasto

al propulsore, lasciando al solo Dovizioso, quinto, il compito di di-

fendere la bandiera di Borgo Panigale. È stato proprio il forlivese

a incassare l'ultimo sorpasso di Marquez. «Peccato, perché il no-

stro potenziale era decisamente più alto», ha rimarcato il “Dovi”,

sopraffatto a sua volta dal consumo dei pneumatici.

Crutchlow sesto

Rischio per Espargaro

Cal Crutchlow, sesto, è stato il migliore fra i piloti dei team

clienti, imponendosi nel derby inglese con Bradley Smith. Ot-

tava posizione per la wild-card Katsuyuki Nakasuga (Yamaha),

impegnato con una M1 laboratorio ricca di soluzioni inedite. Solo

11esima la Suzuki con Aleix Espargaro, autore di un'escursione

nella ghiaia, mentre Maverick Vinales è incappato in una scivo-

lata. Sorte analoga per Jack Miller, Danilo Petrucci e Pol Espar-

garo, che ha rischiato grosso nell'avvicinarsi al guard-rail.

Sarebbe bene apportare qualche correttivo all'impianto nippo-

nico, peraltro di proprietà Honda.

De Angelis KO per il

l’incidente del sabato

Purtroppo la trasferta nipponica va in archivio anche con il brutto

incidente di cui è stato protagonista Alex De Angelis durante la

FP4. Il sammarinese, sbalzato dalla sua ART contro le barriere

nel segmento fra le curve 9 e 10, ha rimediato diverse lesioni:

trauma cranico, fratture lievi di cinque vertebre, frattura di due

costole, incrinatura dello sterno e della clavicola sinistra, una con-

tusione polmonare. È poi emerso un versamento intracranico,

che non desta però eccessive preoccupazioni. Rimasto sotto os-

servazione all'ospedale di Mibu, seppur facendo progressi, il

rider dello Ioda Racing è destinato a concludere in anticipo il suo

campionato. La speranza è di rivederlo in griglia il più presto

possibile. Nel frattempo, tutto il paddock si è stretto attorno a

lui.