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Con uno spettacolare recupero dal dodicesimo al secondo posto, Quintarelli ha vinto il suo

quarto titolo in cinque anni, il secondo consecutivo insieme a Matsuda e al team Nismo

Marco Cortesi

Il migliore di sempre. Non suona male. In cinque anni, Ronnie

Quintarelli ha conquistato quattro titoli assoluti in Super GT, ri-

sultato mai ottenuto da nessun altro, e che l’ha reso di fatto il pi-

lota più vincente nella storia della categoria di punta nel

motorsport giapponese. Soprattutto, un risultato perfino miglio-

rabile considerati i 36 anni di età e lo status da pezzo da novanta

ormai raggiunto nello scacchiere delle competizioni del sol le-

vante. Da promessa italiana del volante arrivata anni fa in Giap-

pone con una valigia e poco altro, Ronnie è diventato una

superstar unendo il talento puro, che già c’era, al meglio dei va-

lori orientali. Concentrazione, umiltà, rispetto, disciplina, prepa-

razione. Entrato in punta di piedi in un mondo difficilissimo da in-

terpretare sia dal punto di vista sportivo sia da quello umano,

non ha fatto prigionieri. Vinto il primo titolo nel 2011, lasciando

di sasso la scuderia ufficiale Nissan con il piccolo team Mola e

Masataka Yanagida come compagno, ha risposto colpo su colpo

anche quando Nismo l’ha voluto come suo alfiere, affiancandolo

a Tsugio Matsuda. Il risultato, come detto, un poker stellare, un

doppio successo ufficiale nelle ultime due stagioni, ed il fatto di

essere l’unico “capitano” ad avere portato al successo la Nissan

GT-R sia nella versione attuale con propulsori turbo e col nuovo

regolamento stile-DTM, sia con le vetture vecchio stile.