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SUPER GT

Gara a Motegi

Un successo di squadra

sempre al cento per cento

Il titolo arrivato a Motegi ha ripagato gli sforzi fatti durante

l’anno, ma anche qualche episodio sfortunato. Ad esempio,

quando la rottura di un piccolo componente del sistema fre-

nante aveva messo KO la vettura numero 1 ad Okayama men-

tre si trovava al comando. O l’uscita di pista di Matsuda in

occasione della 1000 chilometri di Suzuka per un contatto. O

ancora, qualche difficoltà in qualifica con piazzamenti oltre la

top 10 in griglia di partenza. Il finale della stagione, ha però ri-

pagato gli sforzi. A Sugo, un recupero eccezionale dopo una

toccata ricevuta ha portato il distacco dai rivali a -7 punti nono-

stante il sesto posto. Ad Autopolis, una vittoria strepitosa con

una gran prova di squadra ha reso possibile la stoccata deci-

siva. E a Motegi il sogno è diventato realtà con un recupero in-

credibile dal dodicesimo posto da parte di Quintarelli, una

strategia azzeccata, ed un’ottima prova da parte di Matsuda.

A fare la differenza coi rivali, è stata la capacità di riprendere

la giusta strada anche in condizioni iniziali difficili e, soprattutto,

di essere in grado di sfruttare il cento per cento della vettura

in gara. Cosa riuscita sicuramente in modo meno marcato al-

l’equipaggio De Oliveira-Yasuda, in particolare a quest’ultimo

nelle fasi successive al cambio gomme a Motegi.

Un talento

lasciato scappare

Come sempre, alla felicità per un successo tricolore, condito

dalla seconda vittoria dell’anno per Andrea Caldarelli, si affianca

il rammarico per non aver visto un talento di questo livello sup-

portato nella rincorsa al vertice dell’automobilismo europeo. La-

sciato scappare verso un altro ambiente che invece l’ha saputo

valorizzare dapprima in F.3, col titolo vinto, poi in F.Nippon (oggi

chiamata Super Formula). Buon per Ronnie di aver trovato spa-

zio altrove, dimostrando tutte le sue qualità. Nella speranza di

poterlo veder correre qualche volta, prima o poi, nel vecchio

continente, magari a Le Mans (si spera con una Nissan più com-

petitiva dell’ultima volta) o nel Blancpain. Dopotutto, le vie del

motorsport, specie fuori dall’Italia, sono infinite…