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Renault vuole
100 milioni
Ancora non si è conclusa l’operazione di acquisto della Lotus da
parte della Casa francese, che attende la concessione da parte della
FOM di un pesante bonus economico. E se Ecclestone nicchierà,
non è escluso che il presidente Ghosn blocchi tutta l’operazione
Massimo Costa
L’interminabile telenovela Renault-Lotus sta vol-
gendo al termine? Si era detto che nel weekend di
Abu Dhabi la Casa francese avrebbe annunciato il
suo ritorno in grande stile nel mondiale F.1, come
costruttore totale e non solo come motorista. Ma
Renault non ha comunicato nulla. A fermare tutto,
l’intenzione di non cedere davanti alla richiesta
fatta alla FOM di ricevere bonus pesanti, si parla di
100 milioni di euro, e di essere paragonate ai team
storici come Ferrari, McLaren. Un riconoscimento,
anche logico e comprensibile, di quel che Renault
ha fatto in F.1 dal 1977
a oggi per non ve-
nire paragonati a
un team de-
b u t t a n t e
come può
e s s e r e
quello di
G e n e
H a a s .
B e r n i e
Ecclestone ha fatto orecchie da mercante, ed ha
offerto molto meno. Da qui, l’irrigidimento di Car-
los Ghosn, presidente della Renault. Che in queste
settimane ha dovuto far fronte ai mille segreti
emersi dal pozzo senza fondo della Lotus, il team
che sta per essere acquistato. Ogni giorno infatti,
si scoprono nuovi debiti, cosa che sta innervo-
sendo non poco il management Renault. Anche ad
Abu Dhabi, come già accaduto in altre occasioni, la
Lotus ha ricevuto il materiale per ultima, soltanto il
giovedì pomeriggio. Frutto di tentativi di blocco,
non si sa bene se riusciti o meno, dei vari fornitori,
creditori, che la Lotus ha accumulato nel tempo.
Un esempio di pessima gestione che vede senza
dubbio colpevole il team principal Gerald Lopez,
finanziere proveniente dal Lussemburgo arrivato
in F.1 all’improvviso e che dopo gli iniziali fasti con
cui si presentò e anche i bei risultati ottenuti, si è
via via spento. E oggi emergono tutti gli “altarini”
che hanno coinvolto, in seconda o terza battuta, il
programma Junior Lotus creato per allevare gio-
vani promettenti. Ma ultimamente divenuto un
modo per far cassa sui sogni dei ragazzi a cui era
stata data una tuta nera.