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Difficoltà previste
ma clima sereno
Nulla di sorprendente, a dire il vero. Sin dalla presentazione
avvenuta a Parigi il 3 febbraio, il presidente Carlos Ghosn aveva
fissato una strategia a lungo termine: cinque anni per ambire
al titolo. Il modo giusto per lavorare con maggiore serenità,
riorganizzando le risorse tecniche e umane. «Ciò che conta è
che abbiamo una buona base, e un ottimo gruppo di persone
concentrate sullo stesso obiettivo», ha sottolineato il nuovo di-
rettore sportivo Frederic Vasseur. Il clima, in sostanza, è tran-
quillo. Anzi, secondo il dt Bob Bell l’esito delle due settimane
al Montmelò è persino positivo: «Siamo contenti, la monopo-
sto si è comportata come speravamo. Non abbiamo dovuto
perdere tempo nella ricerca degli assetti o di soluzioni
estreme».
Ora si cercano
potenza e carico
Gli stessi piloti, nonostante tutto, hanno infatti trovato subito
un buon feeling in pista: «La vettura è ben bilanciata ed è di-
vertente da guidare», ha confermato ad esempio il danese Ma-
gnussen. Nemmeno Palmer, pur in debito di chilometri
preziosi, è apparso pessimista. Per avvicinare i primi della
classe, però, a Enstone sono tutti concordi nel dover trovare
più cavalli e più carico aerodinamico. Sono già previste ulte-
riori novità su entrambi i fronti, e Cyril Abiteboul (capo di Re-
nault Sport), ha promesso addirittura «un secondo» extra
grazie alle prossime evoluzioni della power unit.
La cliente Red Bull
parte in vantaggio
Almeno inizialmente, quindi, la casa francese dovrà accettare di
trovarsi alle spalle, e non di poco, della “cliente” Red Bull.
Dopo le tensioni dello scorso anno, quasi irreparabili, la Re-
nault per la squadra di Milton Keynes è ormai un semplice un
partner tecnico. I V6 sotto al cofano della RB12 sono marchiati
TAG-Heuer, ma la configurazione è la stessa. La compagine
anglo-austriaca sarà perciò un ideale termine di paragone:
«Non credo abbiano perso la loro abilità nel realizzare auto vin-
centi», ha sottolineato Abiteboul. Ma in futuro sarà necessario
batterli.