Background Image
Previous Page  26 / 64 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 26 / 64 Next Page
Page Background

26

FORMULA 1

Test a Montmelò

Stop anticipato

ma va bene lo stesso

Anche in termini di distanza percorsa la VJM-09, sempre mo-

torizzata Mercedes, si è rivelata abbastanza solida. Sono stati

2.076 i chilometri accumulati fra martedì 1 e venerdì 4 marzo,

contro i circa 1.600 delle prove precedenti. L’incremento po-

teva essere persino più significativo se nell’ultima giornata Ser-

gio Perez non fosse stato costretto ad uno stop anticipato. Il

messicano, a causa di guasto, ha dovuto parcheggiare a bordo

pista mentre stava effettuando una simulazione di gara. Nulla

di irrimediabile, tuttavia, come ha rassicurato il capo degli in-

gegneri Tom McCullough: «Abbiamo ottenuto le indicazioni

che ci servivano».

Piloti ottimisti

per Melbourne

«Nonostante il problema, venerdì ho comunque

percorso 60 giri. Nel complesso in queste due set-

timane abbiamo raccolto un’enorme mole di dati.

Ci sentiamo pronti», ha confermato a sua volta il pi-

lota messicano. Il compagno di box Hulkenberg è

della stessa opinione. Non solo pensando allo start

in Australia, ma per l’intero 2016: «Vedo un grande

potenziale nella macchina, e so che ci sono altre no-

vità in cantiere. È molto incoraggiante».

Squadra competitiva

ma Mallya è nei guai?

Al netto dei riferimenti prestazionali, la squadra con

base a Silverstone ha vissuto un inverno decisamente

più sereno rispetto a dodici mesi fa. L’obiettivo, mai ce-

lato, è di proseguire sulla scia del fantastico finale del 2015,

con la cavalcata verso il quinto posto nel Mondiale. Non sarà

facile ripetersi, vista la concorrenza, ma dall’esterno la princi-

pale speranza è che le questioni extra-sportive non siano di di-

sturbo. Come riportato ancora dalla stampa locale, il patron

Vijay Mallya resta nel mirino delle banche, tra il fallimento della

compagnia aerea Kingfisher e debiti che sarebbero superiori ai

200 milioni di dollari. La State Bank of India avrebbe persino

chiesto la confisca del suo passaporto. E in più c’è il disimpe-

gno dal gruppo United Spirits (il numero 2 al mondo nel settore

degli alcolici), che per gli scettici potrebbe essere il preludio

di un addio alla Formula 1. «A 60 anni ho deciso di passare

più tempo con i miei bambini in Gran Bretagna. Ma que-

sto non c’entra con il team, di cui rimango il responsa-

bile”, ha ribadito il magnate indiano. Di sicuro in

questi anni la Force India ha mostrato di saper af-

frontare le burrasche.