Previous Page  18 / 48 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 18 / 48 Next Page
Page Background

18

GP CINA

Red Bull

Massimo Costa

Una Red Bull in prima fila. Una Red Bull davanti a

tutti nei primi chilometri del GP di Cina. Una Red

Bull tra l’altro spinta da quella power unit Renault,

nome ora scomparso per lasciar spazio a Tag-Heuer,

che tanti problemi aveva causato negli ultimi due

anni. Ma che sta accadendo in F.1? Un ritorno al

passato? Assolutamente no. Semplicemente la

RB12 funziona. Finalmente tutto sembra comba-

ciare alla perfezione: un telaio indovinato, quello

dello scorso anno non era granché, e una power unit

che la Renault sembra avere finalmente azzeccato,

quanto meno in affidabilità. Daniel Ricciardo autore

del secondo tempo in qualifica e al primo posto in

gara per 3 giri che hanno tenuto Christian Horner

con gli occhi spalancati. L’australiano aveva le super

soft, Nico Rosberg con la Mercedes le soft, ma il

passo della RB12 appariva veramente di quelli dei

tempi che furono. Poi, l’incredibile foratura al 3° giro

che ha spento illusioni e sogni di gloria fermando la

corsa di Ricciardo per un posto sul podio. Anche se

poi il ricciolone sorridente si è prodigato in una

spettacolare rimonta che lo ha fatto concludere in

quarta posizione e gli ha fatto dire: “E’ stata proba-

bilmente la corsa più bella della mia vita”. La Red

Bull, perso Ricciardo, ha trovato in Daniil Kvyat il sal-

vatore. Male in qualifica, il russo in gara ha infilato

alla prima curva Sebastian Vettel in maniera aggres-

siva, spaventando il tedesco che è finito contro Kimi

Raikkonen. Poi, Kvyat ha spinto forte, leggendo

bene ogni momento del Gran Premo e meritando il

terzo posto finale: “La monoposto di quest’anno

promette molto bene”, ha spiegato Daniil, “in que-

sti primi tre weekend stagionali abbiamo dimostrato

la nostra forza e di certo non pensavamo di poter

essere così competitivi”. E’ d’accordo Horner: “Es-

sere stati la seconda squadra più veloce dopo la

Mercedes in qualifica è stata una bella sensazione.

Non avremmo vinto il GP, però siamo lì”.