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Ford

Marco Cortesi

La Ford torna e vince dopo cinquant’anni. La casa di Detroit ha

messo in pista una vera e propria armata, con quattro vetture

ed un nume tutelare del motorsport come Chip Ganassi al co-

mando di tutto. Ha realizzato una vettura stradale che sembra

costruita “attorno” a quella da corsa, più che il contrario. L’ha

affidata ai canadesi di Multimatic che hanno sviluppato il pro-

getto in collaborazione con l’ex staff Lola. Ha scelto un gruppo

di piloti forte e bilanciato badando non solo alla performance

cronometrica, ma anche alla durata. Dopo le prime apparizioni,

ha fatto buon viso ai commenti, a volte anche con tono quasi

di scherno, arrivati da alcuni rivali ed addetti ai lavori. Ha otte-

nuto la deroga per la partecipazione a Le Mans nonostante l’as-

senza degli esemplari prodotti, dato che le 500 unità in pro-

gramma sono state vendute in 15 giorni e ci sono 6000 altri

acquirenti pronti con un assegno in mano. Infine, ha giocato la

partita a scacchi che si chiama BoP, puntando tutto sulla 24 Ore

di Le Mans. Che la GT fosse pensata per la Sarthe, era evidente

anche solo guardandola, con quel passo lunghissimo e le linee

pulite. Ma, oltre a non rivelarsi particolarmente performante

nelle gare WEC e IMSA, la maxi-coupé a stelle e strisce è stata

tenuta “al guinzaglio” anche nei test, prima di emergere in

tutto il suo dirompente potenziale per la corsa. Unica rivale, la

Ferrari, che nelle sessioni collettive aveva avuto una pensata

simile, mentre tutti gli altri, a dispetto degli aggiustamenti re-

golamentari proposti in fretta e furia, sono finiti brutalmente

nel dimenticatoio. Sebastien Bourdais, Dirk Muller e Joey Hand

hanno trionfato, dopo una resistenza strenua, fantastica del

trio di casa Risi composto da Fisichella-Vilander-Malucelli. A

volte, c’è stata poca classe (vedi la luce di posizione rotta della

Ferrari “segnalata” all’ACO che ha dato il via ad una serie di

proteste incrociate), ma alla fine il trofeo non è mancato. Con

tutti gli avversari andati ufficialmente a farsi valere per i tempi

messi in pista, quasi da LMP2, è però difficile che l’organizza-

zione prenda provvedimenti ora. Se ne parla per l’anno pros-

simo.