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La corsa iridata

si fa complicata

I sogni iridati della pattuglia di Maranello, nonostante la grinta

e i buoni propositi, si fanno sempre più complicati da concre-

tizzare se l’inversione di rotta continua a tardare. A ripensarci,

per Vettel il weekend aveva subito preso una piega negativa

con la penalità di cinque posizioni in griglia per la sostituzione

del cambio. E ora il quattro volte iridato conta già il terzo zero

in casella della stagione. «Davanti a noi abbiamo ancora molte

gare, ma certamente non finirne una non aiuta», ha commen-

tato laconicamente. Il rammarico è enorme, perché Sebastian

dal GP di Spagna era stato il pilota a totalizzare il maggior nu-

mero di punti, e un altro podio sarebbe stato probabilmente

alla portata.

Raikkonen terzo

Unica consolazione

La parziale consolazione, nel box di Maranello, è il terzo posto

di Kimi Raikkonen. Il finlandese ha viaggiato da passista, senza

grossi acuti: la lotta fratricida tra le Frecce d’Argento gli ha co-

munque permesso di artigliare il podio alle spalle di Max Ver-

stappen, già sua “bestia nera” a Barcellona. «Penso che sarei

stato in grado di passarlo, ma c’erano le bandiere gialle”, ha

voluto sottolineare Iceman riferendosi all’incidente di Perez. E

alla fine anche lui, che ha bisogno di prestazioni sempre con-

vincenti per guadagnarsi il rinnovo del contratto, non può es-

sere del tutto soddisfatto: «È un buon risultato, ma sono un

po’ deluso se penso a come era iniziata la gara. Come squadra

ci aspettavamo di più». Se non altro, Kimi ha eguagliato in clas-

sifica lo score del compagno: 96 lunghezze.

Mercedes lontana

si spera in Silverstone

Se la tappa di Baku per certi versi aveva lasciato delle speranze,

avvalorate dalle parole del presidente Sergio Arrivabene («la

Ferrari sta arrivando»), l’Austria restituisce la sensazione che la

Mercedes rimanga di un livello ben superiore rispetto alle

Rosse. Il dualismo Italia-Germania, tema caldo sulla scia della

sfida agli Europei di calcio, anche in pista si è risolto a favore

dell’armata teutonica. Qui però non è una novità, con un gap

difficile da colmare in tempi brevi, e una differenza prestazio-

nale evidente. Niente a che vedere con gli azzurri battuti sol-

tanto ai rigori. «Siamo riusciti a tirare fuori il massimo dalla

vettura ma non è stato abbastanza, vogliamo essere lì con en-

trambe le macchine», ha sintetizzato infatti lo stesso Raikko-

nen. «A Silverstone speriamo di avere un fine settimana meno

complicato e di ottenere un risultato migliore”. Se c’è bisogno

di voltare pagina, ben venga quindi avere un altro round già

alle porte. Gli uomini del Cavallino sperano che la ruota cominci

a girare nel verso giusto. O che almeno non faccia altri scherzi.