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“La Manor

nel mirino”

Lo svedese della Sauber fa il punto della sua stagione

sottolineando le difficoltà economiche, e quindi anche

tecniche, incontrate dalla squadra svizzera. Ed

essendo ancora a zero punti, si augura al più presto

di poter superare nella classifica il team inglese

Chiara Rainis

Dal suo debutto nel Circus avvenuto nel 2014, Marcus Ericsson è stato in grado

di raccogliere appena nove punti. Sarà per questo e per la voglia di smentire

quanti lo reputano un pilota con la “valigia” (si veda la sua partenza dalla Cater-

ham proprio al momento del naufragio economico e l’approdo immediato alla

Sauber) non particolarmente meritevole della massima serie considerate le sole

tre vittorie in GP2 in quattro anni (Valencia 2010, Belgio 2012 e Germania 2013),

che lo svedese almeno a parole, si presenta piuttosto motivato ad ottenere un

risultato. Una specie di riscatto, un modo per affermare le proprie capacità a di-

spetto dell’opinione di buona parte dell’ambiente. Più chiacchierone del previsto

considerata la sua provenienza nordica, Ericsson ci ha raccontato il momento

difficile che sta attraversando il team elvetico e le proprie ambizioni per il fu-

turo.

Da Spa potete contare su un pacchetto aggiornato oltre alla famosa ala an-

teriore già provata nelle ultime gare prima delle vacanze. Pensi potrà bastare

per abbandonare l’ultima piazza costruttori?

“Non so, di sicuro questo è il nostro obiettivo. Non avendo avuto finora grossi

aggiornamenti per i noti problemi finanziari, le novità dovrebbero comunque

consentirci di fare un passo avanti almeno in termini di stabilità dell’auto. Quanto

grande sarà, invece, resta tutto da vedere, ad ogni modo è sempre eccitante

poter verificare degli update”.

Passare attraverso criticità economiche non è un’anomalia per un team come

la Sauber, dal debutto del 1993 ad oggi spesso alle prese con crolli e improv-

visi cambi di proprietà, ma quest’anno forse le conseguenze sono state ancora

peggiori dato che pure la “piccola” Manor vi sta precedendo in classifica…

“Bisogna riconoscere che nella prima parte di campionato hanno fatto un ottimo

lavoro e rispetto al 2015 sono decisamente cresciuti. I progressi hanno consen-

tito loro di raccogliere un punto in Austria con Pascal Wehrlein. La nostra inten-

zione è superarli a breve e per farlo dovremo continuare a spingere a fondo”.