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GP ITALIA
Mercedes
Rosberg ricorda Hill
e va a meno due punti
Rosberg è implacabile quando si trova al comando di una corsa
e in questo ci ricorda Damon Hill ai tempi della Williams, spesso
perdente nei corpo a corpo, ma stilisticamente perfetto e pu-
lito quando era al comando un Gran Premio. Rosberg ha messo
a segno una doppietta in otto giorni che ha stordito Hamilton.
Se a Spa il terzo posto era stata una vittoria, la seconda posi-
zione finale a Monza è stata una cocente sconfitta. I volti sui
due distinti podi lo confermano. Bravo nel recupero da sesto a
secondo, da animale da corsa la costruzione del sorpasso finale
a Valtteri Bottas, aiutato nella strategia azzeccata dalla Merce-
des (un solo pit-stop con utilizzo delle gomme medie nel se-
condo stint), Hamilton guarda la classifica e vede quel noioso
di Rosberg a soli due punti. Roba da farsi venire il mal di testa,
come probabilmente sarà accaduto.
La Mercedes può
fare quel che vuole
Toto Wolff era preoccupato nella giornata di venerdì, temeva
qualche scherzo da parte della Ferrari. Ma in realtà, le cose non
sono per nulla cambiate. Se la Ferrari ha compiuto un passo in
avanti dal punto di vista motoristico, non è stato tale da poter
pensare di andare a giocarsela con le W07. La risposta del team
di Wolff è stata netta, quasi traumatica: un solo pit-stop, utilizzo
di gomme medie che praticamente non erano mai state pro-
vate nel weekend. Chi poteva pensare a un rischio, a un salto
nel buio, si è dovuto ricredere. In Mercedes possono permet-
tersi di tutto. Per di più, è stata zittita anche la Red Bull, col
fiato corto sui rettifili monzesi per via di una power unit Renault
certamente migliorata, ma ancora non al top e che ha sofferto
anche i motori Ferrari. A Singapore però, Wolff e compagnia
dovranno stare molto attenti alla Red Bull, dotata di un telaio
eccezionale e quindi in grado di dire la sua con prepotenza su
quel tracciato cittadino.