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L’animatore
Ricciardo
L’australiano ha disputato una gara meravigliosa e
fino all’ultimo metro ha tentato di acchiappare il
fuggitivo Rosberg, nei guai con le gomme e i freni
facendo divertire gli appassionati di tutto il mondo
Massimo Costa
Se non fosse un pilota lo vedremmo bene come animatore in un villaggio turi-
stico o riempi pista in qualche discoteca. Invece, ha scelto di indossare un casco
e una tuta. Per nostra fortuna. Daniel Ricciardo quando la sua Red Bull-Renault
lo asseconda, e ultimamente accade molto spesso, ha il pregio di far divertire il
pubblico. E lui ci tiene tanto a questo aspetto: “Spero di aver tenuto gli appas-
sionati sulle spine”, ha detto alla fine di un GP di Singapore nel quale lui è stato
il grande mattatore. Stava facendo un vero gioco di prestigio e con un giro in
più, avrebbe nascosto la vittoria a Nico Rosberg. Che dal canto suo, tra gomme
in crisi e freni affaticati, ha firmato la gara della vita. Sempre al secondo posto
dietro alla Mercedes numero 6 e mai impensierito dall’altra freccia d’argento
dello stranito Lewis Hamilton, Ricciardo nel finale si è giocato l’ultimo set di
gomme supersoft. Il pit-stop lo ha effettuato al giro 47 mentre Rosberg aveva
montato gli pneumatici soft alla tornata 33 per arrivare fino in fondo, al 61° giro.