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GP SINGAPORE
Il pagellone
Nico Rosberg
10
Un fine settimana spettacolare durante il quale ha strabattuto
Hamilton sia alla guida sia dal punto di vista mentale. Se le vit-
torie di Spa e Monza erano parse facili facili, questa di Singa-
pore, unita alla pole, ha un sapore diverso. Per i problemi ai
freni, per il degrado delle gomme, per Ricciardo che rinveniva
alle sue spalle. Una gara alla Hamilton che pone Rosberg in una
luce differente. Finalmente.
Daniel Ricciardo
10
Si è preso la prima fila col secondo tempo ed ha disputato una
corsa leggendaria. Una qualifica continua la sua ed uno stint fi-
nale che ha tenuto milioni di persone, oltre che tutta la Merce-
des e Rosberg, col fiato sospeso. Sicuramente questa gara
Ricciardo non la scorderà in fretta e forse rimarrà scolpita come
una delle sue più belle prestazioni della carriera.
Kimi Raikkonen
8
Tanta sostanza e determinazione per un Raikkonen che non
manca la zona punti da nove gare consecutive. Bello il sorpasso
su Hamilton e l’occasione colta al volo dopo l’errore dell’in-
glese. Peccato che tanta fatica non sia servita a nulla per la stra-
tegia sbagliata della Ferrari che lo ha riportato alle spalle della
Mercedes e quindi giù dal podio.
Sebastian Vettel
8
Frustrato in qualifica da una Ferrari che viaggiava su tre ruote,
da ventunesimo avvia una rimonta spettacolare, aggressiva,
piena di sorpassi. Di certo non si è annoiato e la quinta posi-
zione è qualcosa da ricordare nonché un messaggio alla Ferrari:
io ci sono come sempre, voi?
Daniil Kvyat
8
Una corsa tutta d’attacco, fantastica la sua resistenza a Ver-
stappen che dispone di una monoposto molto più competitiva
della sua Toro Rosso. Peccato per la strategia non azzeccatis-
sima che lo ha messo dietro a Perez, che aveva superato, con-
cludendo così nono anziché ottavo.
Kevin Magnussen
8
Ignorato dai più, il danese nei primi giri si è fatto largo riu-
scendo a salire nella top 10. E non l’ha più mollata. Non ha sba-
gliato niente su un tracciato così impegnativo ed ha fatto la
differenza considerando la pochezza della sua Renault. Nel fi-
nale ha dovuto cedere a Perez e Kvyat che stavano meglio di
gomme, ma il decimo posto è un regalo fantastico prima di
tutto a se stesso, poi alla Renault che farebbe bene a confer-
marlo in fretta per il 2017.
di Massimo Costa
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