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ALTRE
Il fatto
Massimo Costa
Il francese che non ti aspetti. Simon Pagenaud è arrivato al
sucE’ qualcosa di incredibile quello che nel 2016 è riuscita a ot-
tenere la Prema, da anni una delle migliori realtà italiane nel
motorsport. Nello stesso fine settimana del 2 ottobre, la strut-
tura della famiglia Rosin, da qualche anno con il facoltoso La-
wrence Stroll al timone, ha vinto tre titoli squadre schiantando
la concorrenza. Prema ha festeggiato il primo posto nella
Team’s Championship della GP2 Series, categoria affrontata
per la prima volta; Prema ha stappato lo spumante per avere
conseguito per la sesta volta consecutiva la corona nel FIA F.3
European Championship; infine, Prema ha fatto suo anche il
primo posto finale nell’ADAC F.4 tedesca. E potrebbe arrivare
il poker con la vittoria nella F.4 italiana. Prema non è nuova a
questi risultati. Nella sua storia ha vinto tantissimo tra gare e
campionati anche nella F.Renault 2.0, è stata protagonista nella
World Series Renault 3.5, per otto stagioni è stata il punto di
riferimento della Toyota per allevarne i giovani inseriti nella loro
Academy, ruolo ricoperto anche per la Ferrari in F.Renault, F.4
e F.3. Prema (acronimo di preparazione macchine) è un punto
di arrivo per i piloti. Chi esce dalla squadra lo fa arricchito gra-
zie a una impostazione del lavoro, a una metodologia che negli
anni si è affinata sempre più. Una ricerca esasperata della per-
fezione, figlia di decine e decine di riunioni tecniche che si ve-
rificano non solo nella accogliente sede di Grisignano di Zocco,
nel vicentino, ma anche in pista. Ingegneri allevati dalla stessa
Prema hanno contribuito alla crescita di tutta l’azienda, così
come la consulenza preziosa dell’ex Ferrari Luca Baldisserri. Al-
cuni hanno ridotto l’eccezionale debutto di Prema in GP2 alla
sola presenza di Guillaume Capietto, strappato alla ART. Cer-
tamente ha influito, ma come detto, è la metodologia la so-
stanza vera e preziosa del team dei Rosin. Un esempio? Nel
FIA F.3, Prema ha perso a fine 2015 quello che era il suo diret-
tore tecnico, passato alla Hitech, ritenuto da molti la mente dei
successi Prema. Di conseguenza in tanti avevano predetto un
2016 difficile per la squadra italiana, ma a rincorrere è stata la
Hitech...
Certo non mancano gli errori, le sviste, che poi portano a squa-
lifiche come accaduto quest’anno in F.3 o in GP2. Ma si sa, che
quando si è sempre al limite, basta un nulla per uscire dai con-
fini regolamentari. E alla fine sono i risultati che contano e
fanno la differenza. Prema ha vissuto un’annata straordinaria e
non ci sentiamo di affermare irripetibile, perché potrebbe tran-
quillamente accadere anche nel 2017. Angelo Rosin e la moglie
Grazia Troncon, negli anni hanno saputo costruire una squadra
solidissima, poi è arrivato il figlio René con la moglie Angelina
e un altro passo in avanti è stato compiuto. Si sono vissuti
anche momenti difficili, ma superati bene grazie alle capacità
manageriali e imprenditoriali della intera famiglia Rosin, con
René che anno dopo anno ha trovato sempre maggiore sicu-
rezza e rispetto in questo lavoro non facile, divenendo un
punto fermo, imprescindibile, per gli organizzatori dei campio-
nati. In questo fantastico 2016, Prema ha vinto anche per la
sesta volta consecutiva il titolo piloti nel FIA F.3, ha la certezza
che in GP2 sarà un suo uomo a divenire campione, Antonio
Giovinazzi o Pierre Gasly, nella F.4 tedesca Mick Schumacher è
stato il vice campione dopo un lungo duello con Joey Mawson.
E sempre il giovane tedesco è in piena corsa per il titolo nella
F.4 italiana. Cosa chiedere di più?