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scuderia, e in generale a farsi conoscere nell’ambiente. Prima
di tutto sarebbe una grande soddisfazione personale, ho lavo-
rato tutti i giorni della mia vita per raggiungere un traguardo
del genere».
Stai già pensando al 2017?
«È ancora presto, prima di tutto bisogna concludere al meglio
il 2016. Poi quel che verrà, verrà...».
Dì la verità: ora ci credi ancora di più di poter arrivare un
giorno in Formula 1?
«Ormai siamo pochi a rappresentare l’Italia nelle categorie pro-
pedeutiche, e sono ancora meno quelli davvero competitivi.
Penso innanzitutto ad Antonio (Giovinazzi, ndr), che ha vissuto
uno splendido fine settimana nella GP2 in Malesia. Per quanto
mi riguarda, nella Formula 1 ovviamente io ci spero. Vedremo».
Oltre a te, altri ragazzi italiani stanno brillando. Sta forse cam-
biando qualcosa in positivo? Qual è il segreto per crescere?
«Parlando della mia esperienza, posso dire che al di là di uno
sponsor è fondamentale soprattutto avere una guida, una
spalla che ti sostenga sempre. Si tratta di avere al proprio
fianco le persone giuste, che ti stiano accanto e sappiano con-
durti sulla strada giusta. Io ad esempio ho trovato Enrico Toc-
cacelo, che per me è come un padre, ed è grazie a lui se sto
compiendo questo percorso».