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Wolff prevede battaglia

Hamilton non cerca scuse

Toto Wolff, grande boss della Mercedes F.1, una risposta per

spiegare il prolungato psicodramma della sua star ce l'ha.

«Lewis ha bisogno di un nemico, lui funziona così», ha detto

dopo la gara giapponese. «Corre meglio quando è sotto pres-

sione ed ha un obiettivo ben chiaro. La corsa per il titolo non

è finita, ci sono ancora quattro weekend, e abbiamo già visto

ribaltarsi situazioni del genere. Fra il 2015 e il 2016 Nico ha

vinto sei gare di fila e poi Lewis ne ha vinte sette consecutive

a metà stagione. Non ho dubbi che sarà una lotta molto in-

tensa». Per quanto è successo in Giappone Hamilton almeno

pubblicamente non ha cercato scuse: «Non si tratta della pista

umida o cose del genere, ho sbagliato io e basta. Non avevo

un partenza facile, ma ho fatto patinare le gomme. Poi, ho

cercato di ottenere il meglio che potevo, fino alla fine e sono

contento di aver preso dei punti».

Niente nervosismi

E nervi saldi per Austin

Per Rosberg, «dire che Hamilton si sta auto-distruggendo è

sciocco, non ho visto nella del genere», qualche dubbio su

cosa ronzi dietro gli occhiali del suo rivale però rimane. Magari

la sensazione che qualcosa gli sta sfuggendo; di non essere

stato bravo a capirlo e anticipare le mosse. Ora si tratta di

mantenere i nervi saldi e non farsi trascinare dal nervosismo.

«Lewis in Malesia era al massimo, aveva dominato il weekend,

e noi gli abbiamo rovinato tutto con il guasto al motore», ag-

giunge Wolff. «A Suzuka l'ho visto bene, non so quanto gli

abbiano dato fastidio le polemiche sulla conferenza stampa.

Non è il suo stile. Non si butterà giù. Dopo la partenza così

così ha fatto una grande gara, e una delle nostre priorità è far

sì che si senta al massimo alla prossima gara. Ad Austin man-

cano 10 giorni, non c'è tutta la fretta che c'era stavolta. Non

ho dubbi che lo rivedremo fortissimo, perché è fortissimo».

Se lo dice lei, herr doctor.