22
GP USA
Il pagellone
Esteban Ocon
6
Come Wehrlein...
Daniil Kvyat
5
La corsa del russo è stata condizionata dal contatto al primo
giro di cui si è “macchiato” con Perez, e che gli è costata una
penalità di tempo. La bella notizia del weekend è però arrivata
sabato, con la riconferma in Toro Rosso per il 2017. Non era
affatto scontata.
Jolyon Palmer
5
Il britannico ha bisogno di ben impressionare i vertici Renault
se vuole sperare di essere confermato a bordo nel 2017. Il com-
pagno Magnussen gli è stato davanti, non sarà facile: con la
delusione in più di non aver avuto un aiuto dal muretto.
Marcus Ericsson
5
La zona punti resta un miraggio per questa Sauber, poco può
fare lo svedese.
Felipe Nasr
5
Sostanzialmente vale lo stesso discorso di Ericsson.
Valtteri Bottas
5
Diventato fra gli uomini protagonisti del mercato, il finlandese
viene subito colpito dalla sfortuna nella gara di Austin: foratura
al primo giro per il contatto con Hulkenberg, sosta ai box e
ogni chance di fare risultato va in fumo.
Esteban Gutierrez
5
Il messicano non accende gli entusiasmi, ma va detto che la
sfortuna non gli manca: un problema ai freni lo taglia fuori dai
giochi.
Max Verstappen
5
L’olandese è Austin era meno competitivo del compagno Ric-
ciardo: può capitare a soli 19 anni e con una stagione già di al-
tissimo livello. L’olandese non è però esente da qualche critica,
innanzitutto per una partenza non impeccabile. Nel secondo
stint ha poi messo subito alla frusta le sue gomme sperando di
attaccare Rosberg, nonostante le raccomandazioni del box
ignorate con un “non sono qui per arrivare quarto”. Una frase
che diverte, ma che mostra forse il bisogno di maggiore disci-
plina. La F1 di oggi lo richiede. Poi il problema tecnico che lo
ha messo fuori gioco, in cui Max ha lasciato perplessi per l’osti-
nazione a continuare disperatamente per quasi un giro intero
ad andatura ridotta, creando qualche rischio ai colleghi e forse
qualche danno in più alla sua macchina...