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E’ sempre di più l’uomo della 458 Federico Leo. Al via della

classe GT3 del Campionato Italiano GT, il pilota lombardo ha

prevalso nuovamente al volante della coupé di Maranello, per

quello che sarà probabilmente l’ultimo titolo prima del pas-

saggio finale al modello 488. “Nel 2011 ho vinto al primo anno

con la 458 nel campionato FIA GT3, e ora sono riuscito a por-

tarla al top anche in quella che sarà l’ultima stagione prima del

cambio di macchina. Un risultato speciale” ha spiegato, parte

di un successo di squadra che ha coinvolto anche la Scuderia

Baldini ed Eddie Cheever Jr… “Sono davvero contento per

tutta la squadra, che pur essendo di fatto una grande famiglia,

ha un livello estremamente professionale anche grazie alla par-

tnership che ha con AF Corse. Fabio Baldini ci mette davvero

tantissima passione, una passione che non trovavo da tempo

e che rende l’atmosfera molto bella. Anche con Eddie ho avuto

il giusto affiatamento. E’ giovane ma molto veloce e sta ancora

maturando: sono felice che il suo primo titolo sia arrivato in-

sieme a me. Nonostante abbia un gran carattere, siamo sem-

pre riusciti ad utilizzare anche le discussioni in modo positivo.

Il nostro potenziale è sempre stato equilibrato”. La battaglia

in pista è stata spesso senza respiro, in particolare coi rivali

Emanuele Zonzini e Matias Russo al volante dell’Audi R8 di

casa Audi Sport Italia. Dopo l’enorme sfortuna delle prime

gare, caratterizzate da tre incolpevoli “zeri” causa incidenti e

condizioni meteo improponibili, il duo di casa Ferrari ha avuto

nella gara di Imola il compimento di una grande rincorsa, con

un doppio successo arricchito dalle doppiette per la Scuderia

Baldini ottenute anche grazie a Lorenzo Casè e Simone Tem-

pesta. Finita una stagione, è già però partita la rincorsa verso

la prossima: “Va detto che in Italia abbiamo veramente alcune

tra le piste più belle del mondo, e questa è una grande attrat-

tiva, anche se non ho ancora definito nulla. Certo, sono in Fer-

rari ormai da cinque anni e c’è tanta voglia di continuare il

discorso”. Il discorso sarà molto probabilmente improntato

sulla nuova 488. “La 488 rappresenta un grande passo avanti

in termini tecnici ma soprattutto di aerodinamica. Il carico ag-

giuntivo ha portato ad un netto incremento prestazionale e,

se ad esempio a Monza il divario non era così importante, su

una pista come in Mugello con la 458. Prendevamo più di due

secondi. E’ l’evoluzione ed è giusto così…”.