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GP BRASILE

Il pagellone

Lewis Hamilton

10

Una pole straordinaria, la 60esima (cinque in meno di Senna,

otto in meno di Schumacher), una vittoria (la 52esima che lo

stacca da Prost con 51 e gli permette di essere il secondo più

vincente di tutti i tempi) che è parsa facile, ma in realtà è lui ad

averla resa semplice nonostante un terreno infido, pericoloso,

e una tensione enorme da gestire. Dispiace dirlo per Rosberg,

ma comunque andrà a finire ad Abu Dhabi è Hamilton il vero

numero uno. Peccato per quel “momento” del dopo pausa

estiva nel quale si era perso.

Max Verstappen

10

Superlativo nella prima parte della corsa quando si è insediato

al secondo posto viaggiando nettamente più veloce della Mer-

cedes di Rosberg superandolo con una manovra di alta furbizia.

Poi, dopo essere stato tradito dal team con una scellerata

scelta strategica delle gomme da utilizzare, Verstappen da

14esimo ha dato il via allo show che lo ha portato al terzo posto

finale. E’, assieme a quella di Silverstone, la sua migliore gara

da quando è in F.1 in quanto nessuno gli ha regalato nulla, su-

perando una infinità di avversari sempre in maniera pulita e in-

telligente. Una dimostrazione che può essere grande tra i

grandi anche senza ricorrere alla guida sporca e scorretta che

spesso esibisce.

Nico Rosberg

9

Aveva tutto da perdere, un minimo errore avrebbe spalancato

la porta verso il titolo iridato ad Hamilton. E invece, nonostante

correre con la pioggia non sia il suo piatto forte, Rosberg è riu-

scito a prendersi il secondo posto come da copione. Deve

anche ringraziare la Red Bull per la pessima gestione delle

gomme che ha penalizzato Verstappen e Ricciardo favorendo

il podio di Rosberg.

Sergio Perez

9

Oramai ci ha abituato a prestazioni del genere. Perez è un pi-

lota di grande valore, scordatevi il ragazzo esagerato che si

buttava a occhi chiusi all’interno degli avversari provocando

spesso contatti. Da almeno un paio di anni è un altro pilota e

lo ha dimostrato anche domenica con una gara straordinaria

conclusa in quarta posizione per la gioia della Force India.

Carlos Sainz

9

La Toro Rosso dispone del motore Ferrari 2015, quindi da mesi

sono senza sviluppi. Ma c’è un pilota di Madrid che sembra non

saperlo… Sainz ha disputato la gara dell’anno: a lungo quarto,

soltanto nelle battute finali ha dovuto cedere alle più compe-

titive Red Bull e Ferrari di Verstappen e Vettel ottenendo un

sesto posto favoloso. Bella anche la sua difesa all’ultimo giro

su Hulkenberg e Ricciardo. Assieme a Perez, Sainz è l’eroe “na-

scosto” del Gran Premio.

a cura di Massimo Costa

foto Photo 4