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Massimo Costa

Guardiamo ai freddi numeri espressi dal GP di Shanghai:

la prima Red Bull-Renault al traguardo è quella terza clas-

sificata di Max Verstappen, a 45”192 dal vincitore Lewis

Hamilton al volante della Mercedes e a 38”942 dalla Fer-

rari di Sebastian Vettel. In qualifica, Daniel Ricciardo si è

piazzato quinto, ma a 1”355 dal poleman Hamilton e a

0”893 da chi lo precedeva, Kimi Raikkonen. Distacchi pe-

santissimi per un team che era abituato in ben altra ma-

niera fino all’avvento delle power unit, dunque fino al

2014, ma pur sempre meglio delle recenti stagioni. Come

ha detto Verstappen, ci manca ancora tanto per raggiun-

gere Mercedes e Ferrari. Occorre attendere gli sviluppi

della power unit Renault, sperando che funzionino al me-

glio. Il Gran Premio di Shanghai ha, però, in qualche ma-

niera coperto l’arrancante Red Bull. Le particolari

condizioni della pista nella prima fase, hanno messo in

evidenza Verstappen, capace di recuperare nel primo

giro ben nove posizioni e di rendersi protagonisti di ec-

cellenti sorpassi, come ormai vuole la tradizione del gio-

vanissimo olandese. Tutti episodi che in un certo senso

hanno fatto dimenticare i problemi reali della RB13,

emersi però quando Daniel Ricciardo ha dovuto farsi da

parte, con tanto di ruotata, per far passare Sebastian Vet-

tel. L’allungo del tedesco è stato scoraggiante per Ric-

ciardo, che non ha potuto far niente per replicare. Anche

per Verstappen, la difesa su Vettel è stata vana, non

tanto per l’errore in frenata, ma perché la Ferrari di Seb

gli guadagnava ad ogni giro vagonate di decimi. Magra

consolazione per la Red Bull, l’aver portato le due mo-

noposto al terzo e quarto posto (a Melbourne solo Ver-

stappen è arrivato all’arrivo in quinta posizione) e davanti

alle altre due Mercedes e Ferrari. Ma domenica, Valtteri

Bottas e Kimi Raikkonen non erano propriamente in gior-

nata…

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GP CINA

Red Bull