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GP MONACO
Il pagellone
Sergio Perez
6
Una gara difficile la sua, di rimonta, ma questa volta non ha tro-
vato la zona punti. Fine del record. Colpa di Kvyat che lo ha
chiuso senza remore alla Rascasse. Ma anche lui poteva stare
un pelino più attento.
Esteban Ocon
6
Aveva raggiunto la zona punti, ma una foratura lo ha fregato.
Peccato perché come per Perez, anche lui per la prima volta
nel 2017 non ha preso punti lasciando la Force India a secco.
L’incidente nel terzo turno libero ha condizionato molto la qua-
lifica tanto che Ocon non è entrato nel Q2.
Daniil Kvyat
5,5
Con i se e con i ma non si fa la storia. Kvyat in qualifica è rima-
sto fregato dal crash di Vandoorne e non ha potuto sfruttare
l’ultimo giro per entrare nel Q3. Rimane il fatto che, gli altri, il
tempo buono lo avevano già segnato. In gara, teneva la zona
punti, ma pressato da Perez a un soffio dall’arrivo è andato
largo alla Rascasse. Il messicano si è infilato dentro con ottimi-
smo, ma il russo ha chiuso la porta come niente fosse. Un po’
più di attenzione, invece che prendersela con Perez, sarebbe
stata gradita.
Pascal Wehrlein
5
E’ finito a gambe all’aria, ma non per colpa sua. Eroe in Spagna,
Wehrlein a Monte-Carlo ha deluso ogni attesa navigando nel
fondo del barile fin dalle prove libere assieme al compagno di
colori Ericsson.
Lewis Hamilton
5
Che dire, quando in qualifica il tuo compagno finisce a 2 mille-
simi dalla prima fila e tu sei rimasto fuori dal Q3 giocandoti
tutto all’ultimo giro come un disperato di centro classifica (e
l’incidente di Vandoorne brucia ogni tua chance), quando per
tutto il weekend non trovi l’assetto ideale, almeno così rac-
conti… Che dire. Almeno non ha fatto danni in gara, ha pen-
sato a prendere punti che potranno sempre servire. Ma che
figuraccia, l’ennesimo down di un pilota che ci ha abituato a
una mancanza di continuità sempre più preoccupante.
Lance Stroll
4
Siamo i primi a dire che ai debuttanti quest’anno serve tempo,
ma a Monte-Carlo si viaggia anche d’istinto e notoriamente è
il tracciato che mette in mostra il talento puro di chi ce l’ha e
non può dimostrarlo per via di una monoposto infelice che si
trova a guidare. La Williams tanto infelice non è, e Stroll è un
talento costruito con pazienza sulle piste di tutto il mondo. Ma
non a Monaco, dove non puoi girare prima. Così non gli è ri-
masto che fare il figurante per tre giorni. In attesa di un segnale
positivo, si prenda un bel 4.
Marcus Ericsson
3
Sempre in difficoltà nel confronto con Wehrlein, anche a Mo-
naco nonostante il tedesco fosse in evidente difficoltà non è
riuscito a stargli davanti. I due voti in meno, per l’uscita di pista
in regime di safety-car, una perla mica da ridere.