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Sébastien
Ogier
Marco Minghetti
Con l’arrivo del Mondiale Rally in Sardegna, il campionato iridato compie il
giro di boa della stagione, ed allora è già tempo di tracciare i primi bilanci,
e se qualcuno si presenta agli scrutini già con la promozione in tasca, qual-
cuno ha da scontare qualche errore veniale da matita rossa ma, ahimè, pure
con qualche segnaccio con quella blu.
Tra i secchioni, of course, in prima fila c’è sempre lui, Sua Maestà Sébastien
Ogier, che in Portogallo ha ritrovato la sua terra promessa, nel cammino fin
qui difficile con l’adattamento alla Ford Fiesta WRC. A Matosinhos il francese
ha finalmente fatto sbocciare il suo rapporto con la compatta dell’Ovale Blu,
vincendo una gara estremamente combattuta e diventando il pilota più vin-
cente di sempre nello storico rally portoghese: ben cinque i successi, come
il mitico Markku Alen. Certo, anche in Portogallo Ogier non è stato il domi-
natore incontrastato ammirato negli anni di Volkswagen ma il quattro volte
iridato ha dimostrato di essere finalmente veloce e consistente come non
lo si era mai visto in questo 2017. L’impressione (o meglio una certezza…) è
che il quattro volte campione del mondo sia tornato in piena confidenza con
l’arma messagli a disposizione da M-Sport, come del resto le parole di Mal-
colm Wilson (e ancor più i sorrisi al traguardo…) fanno trasparire.
“In Portogallo si è chiaramente visto come le modifiche fatte all’assetto della
Fiesta hanno cambiato il ritmo di gara, cosa che ci ha permesso di vedere
finalmente un Sébastien diverso, quello vero. Si è reso necessario un periodo
di adattamento, ma ora la vettura è come lui la vuole e riesce a sfruttarla al
massimo. Eravamo tutti delusi dal risultato in Argentina, ma siamo riusciti a
dare una svolta alla situazione nei test che hanno preceduto il Portogallo: i
feedback ricevuti dagli ingegneri si sono rivelati perfetti ed hanno portato
Seb nella giusta direzione…”.
E così dopo le burrascose uscite in Francia ed Argentina – con Ogier in dif-
ficoltà e molto critico con team e vettura – il rapporto tra il campione fran-
cese e la compatta di Casa Ford sembra essere finalmente sbocciato e, visti
anche i continui progressi di Ott Tanak e di Elfyn Evans con la Fiesta gom-
mata Dmack, è ovvio che i piloti guidati sul campo dal manager inglese siano
per ora tra i più proficui della stagione.