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GP AZERBAIJAN
La rimonta
Massimo Costa
Non erano trascorsi che pochi minuti di gara e lui era già dop-
piato e ultimo. Valtteri Bottas era finito all’inferno dopo nean-
che un giro. Poteva anche fermarsi ai box per ritirarsi… E
invece, trascorse le due ore più pazze che la F.1 ricordi, il fin-
landese della Mercedes saliva sul podio per festeggiare il se-
condo posto. Come ci è arrivato? Con una rimonta impossibile
e con una volata sul traguardo d’altri tempi, superando al fo-
tofinish la grande sorpresa del GP, Lance Stroll. Non c’è che
dire, il GP di Baku Bottas lo ricorderà a lungo. Anche Kimi Raik-
konen, però. Ancora una volta c’è stato un confronto ravvici-
nato tra i due connazionali e nuovamente dannoso. dannoso.
A Sochi 2015 (all’ultimo giro), fu Raikkonen ad esagerare con
un tentativo tardivo di sorpasso. A Montmelò lo scorso maggio
(alla prima curva dopo il via), è stato Bottas a spingere il ferra-
rista verso Max Verstappen e per il ferrarista è arrivato il ritiro,
oltre che per l’olandese. A Baku, Raikkonen aveva compiuto
un gran sorpasso all’esterno alla curva due subito dopo la par-
tenza, era praticamente secondo, quando Valtteri, saltato su
un cordolo interno e finito contro la Ferrari. Bottas ci ha ri-
messo la gomma anteriore sinistra e tra mille scintille è arrivato
lentamente ai box per sostituirla. “Le due safety-car mi hanno
aiutato. La prima, mi ha permesso di sdoppiarmi, la seconda
di raggiungere il gruppo”, ha poi detto felice anche per avere
evitato una penalità che poteva starci tutta. Raikkonen ha
perso terreno e ogni chance di giocarsela per la vittoria.
Calma e sangue freddo
e Valtteri è arrivato secondo
A quel punto, Bottas ha iniziato a fare… una botta di conti e pur
ultimo in classifica, ha capito che poteva tentare qualcosa che solo
i grandi sono abituati a realizzare. Puntare al podio: “Il mio obiet-
tivo era la vittoria prima del contatto con Kimi. Quando mi sono
ritrovato ultimo, ho fatto un reset pensando soltanto a come af-
frontare al massimo ogni singola curva del tracciato giro dopo giro.
E alla fine è arrivato un meraviglioso secondo posto”, ha spiegato
Valtteri ancora incredulo per l’impresa compiuta. Non era facile av-
venturarsi tra monoposto più lente, piloti in battaglia per le posi-
zioni di centro classifica. Occorreva una grande concentrazione,
nonché una buona dose di calma per aspettare il momento giusto
in cui attaccare, superare. Quando la corsa è stata interrotta con
la bandiera rossa, lui era dodicesimo. Alla ripartenza, si è dato da
fare e al giro 25 era già decimo, poi settimo al 30° passaggio, sesto
al 37esimo. Con cattiveria ha avuto ragione di Fernando Alonso,
Kevin Magnussen, Esteban Ocon. Zona podio raggiunta. Là da-
vanti, c’era Stroll, lanciatissimo. Bottas ci ha provato, mai dire mai.
Ha aggredito ogni curva in piena trance agonistica finché all’ultimo
giro, imboccato l’eterno rettilineo finale, ha preso la scia del
18enne canadese cui avrebbe dovuto far da balia in Williams se
Nico Rosberg non si fosse ritirato. Lo ha affiancato e mentre sven-
tolava la bandiera a scacchi, per qualche centimetro di vantaggio
si è assicurato il secondo posto. Applausi.