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GP BELGIO

Il pagellone

Verstappen

6

Poco da dire in un copione già visto troppe volte quest'anno:

Max tira fuori il massimo in qualifica da una Red Bull incapace

di impensierire Mercedes e Ferrari, ma l'affidabilità lo tradisce

ancora. Una bella delusione nel quasi GP di casa, di fronte alle

migliaia e migliaia di tifosi olandesi venuti a sostenerlo.

Bottas

5

Per il finlandese della Mercedes non è stata la più brillante delle

trasferte. Ce ne eravamo già accorti un pochino venerdì, con

l'ingenuità commessa uscendo nella ghiaia, ma più in generale

contro Hamilton questa volta non c'è stato proprio confronto.

Alla ripartenza dalla safety-car, anche l'onta del doppio sor-

passo Ricciardo-Raikkonen che gli è costato il podio. E forse le

(piccole) speranze di essere terzo incomodo nella sfida iridata.

Ocon

5

Poco male se ha chiuso nono, ancora a punti, sulla pista dove

un anno fa ha esordito in Formula 1. A far notizia, per lui e per

la Force India, è la lotta sempre più senza quartiere con il com-

pagno Sergio Perez: una riedizione di Baku, questa volta addi-

rittura doppia. Il messicano ha chiuso la porta con cattiveria,

ma il francesino forse doveva avere l'intelligenza di risparmiarsi

un sorpasso a tutti i costi prima dell'Eau Rouge. Quantomeno

vista l'aria che tira...

Magnussen

5

Potevano essere due le Haas a punti, se il danese al 33esimo

giro non avesse commesso un errore alla chicane Bus Stop alla

ripartenza dalla safety-car. Da nono a 17esimo, recuperare per

chiudere 15esimo è servito a poco.

Wehrlein

5

Il giovane tedesco ha il potenziale, ma non sa che ne sarà del

proprio futuro in F1. Avrebbe bisogno di impressionare, come

in un paio di occasioni ha già dimostrato di essere capace, in-

vece ogni tanto offre prove incolori, facendosi battere pure dal

poco quotato Ericsson. Parliamo ovviamente di qualifiche, visto

che un problema alla sospensione lo taglia fuori dopo appena

due giri.

Perez

3

Il messicano ha la fama di brutto cliente nei corpo a corpo. E a

Spa l'ha combinata grossa, provando a spalmare due volte a

muro il compagno Ocon. La prima volta forse con una atte-

nuante data dalla presenza a sinistra di Hulkenberg, ma il bis è

apparso quasi un regolamento di conti dopo il patatrac di Baku.

In cui il colpevole, va detto, era stato il francese. Episodi che

alla Force India, quarta forza del Mondiale, stanno costando

punti preziosissimi, seppur Williams e Toro Rosso non abbiano

il ritmo per colmare il gap in classifica. Ma il clima all'interno

della scuderia ha probabilmente raggiunto il livello di allarme.

Pascal

Wehrlein