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La vettura ha già girato. L'avete vista
in azione?
“Si, abbiamo seguito lo shake down a
Franciacorta e abbiamo capito che la
macchina è nata sana. Del resto Renault
si è affidata a Dallara, per me il migliore
costruttore di scocche in carbonio del
mondo, e quindi si può capire subito da
che livello si parte. Il motore Nissan non
ha un'elettronica esasperata e questo
aiuterà le squadre a non impazzire. Ho
visto una gestione di macchina
complessa, ma decisamente
abbordabile come deve essere in un
monomarca. Su questa macchina il
pilota sale, accelera e va. Il pedale o la
leva della frizione non vanno più usati. Il
cambio inoltre, mi è sembrato molto
veloce e capace di assecondare il tutto.
Insomma bella da ogni punto di vista”.
Cosa si aspetta l'Oregon dal nuovo
campionato. Un più alto livello di
competizione?
“Non mi aspetto nulla. Spero, e lo
sottolineo, che arrivino nel paddock
squadre e piloti che alzino il livello della
competizione. Così diventerà più dura,
ma perdere, eventualmente, avrà tutto
un altro significato. Chiaro che poi noi
ce la metteremo tutta per proseguire la
striscia vincente degli ultimi anni”.