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Oscar Nogues è il nuovo re della

Clio Cup Italia. A Vallelunga, teatro

dell'ultimo appuntamento

stagionale, lo spagnolo della

Rangoni Corse è stato incoronato

ufficialmente al termine di una

stagione che lo ha visto trionfare

anche in ambito Europeo. Nogues è

arrivato sul circuito capitolino con il

campionato già in tasca, in quanto il

suo antagonista, Simone Iacone,

non ha preso parte al round finale.

A dire il vero, quella del pilota della

Essecorse era un'impresa disperata

in quanto a Nogues sarebbe

bastato segnare tre punti per essere

dichiarato matematicamente

campione. Solo un disastro,

decisamente molto improbabile,

avrebbe potuto impedirlo. Quindi,

anche se è mancata la lotta finale, il

titolo dello spagnolo è pienamente

meritato. Veloce, rude a volte, ma

più costante, Nogues ha costruito

quasi tutto il suo vantaggio nella

penultima tappa del campionato al

Mugello, dove ha ottenuto due

vittorie mentre il suo avversario

diretto è incappato nel peggiore fine

settimana dell'anno. Un settimo

posto ed un ritiro è stato lo scarno

bottino di Iacone. Pochi punti che

hanno consentito al rivale di volare

in classifica e rompere in maniera

definitiva l'equilibrio che aveva

caratterizzato la stagione fino a quel

momento.

Il resto è storia con Nogues che ha

voluto mettere il sigillo finale anche

nell'ultimo appuntamento di

Vallelunga, ribadendo a tutti che

quest'anno il migliore è stato lui. Sul

podio, assieme allo spagnolo,

anche gli artefici di questo

successo ovvero la Rangoni Corse.

La squadra bolognese diretta da

Michael Rangoni ha allestito la Clio

dello spagnolo che, curiosamente,

ha corso con la stessa livrea usata

da Tom Coronel nel WTCC.

Rientrata nelle serie quest'anno, la

compagine bolognese ha subito

trovato il giusto feeling con la nuova

Clio RS 1.6 Turbo. L'esperienza e le

capacità degli uomini della Rangoni

hanno fatto sì che Nogues avesse

sempre fra le mani una macchina

pronta a lottare per la vittoria. Cosa

che si è verificata con pieno merito

nella classifica piloti, in quella

riservata ai team e anche in quella

dei gentleman grazie a Michele

Puccetti. Insomma un trionfo su

tutta la linea. Dal canto suo, Iacone

non ha molto da rimproverarsi. E'

stato un avversario di alto livello,

capace di vincere fin dalla sua

prima apparizione. Assieme alla

piccola Essecorse ha provato a

contrastare Nogues. Ci sono riusciti

fino al penultimo appuntamento e a

loro va il merito di aver tenuto vivo il

campionato in maniera

spettacolare.

La prima stagione che ha visto in

azione la nuova Clio, passa quindi

agli archivi. Il duello al vertice non

ha però nascosto altri protagonisti

che si sono messi in luce durante

l'anno. E' il caso di Simone Melatini

che ha corso con la Clio della

Melatini-Veregra, capace di

conquistare il terzo posto finale in

classifica. Spesso impegnato in

lotte al vertice, Melatini ha

conseguito anche un bel podio a

Vallelunga che lo ha lanciato nella

generale. Un po' lo stesso discorso

per Puccetti che, oltre ad aver vinto

il titolo gentleman ha ottenuto alla

fine il quarto posto assoluto. Segno

di una stagione chiusa in maniera

più che positiva. Bene anche Ivan

Pulic che assieme alla Lema ha

provato a contrastare Nogues e

Iacone. Ha recitato il ruolo di terzo

incomodo e, almeno fino al

Mugello, ci è riuscito. Poi anche lui

ha dovuto alzare bandiera bianca.

Meritano una citazione anche piloti

come Lorenzo Nicoli, Lorenzo

Pegoraro, Massimo Ferraro, Daniele

Pasquali, Luciano Gioia,

Massimiliano Danetti, Zeliko

Cumurdzic, Enrico Bettera, Marco

Cassarà. Tutti piloti che durante

l'anno hanno tenuto vive le gare e

hanno dato il massimo per un

punto. Non vanno poi dimenticate

le apparizioni una tantum di piloti di

grande spessore come

Massimiliano Pedalà, Cristian

Ricciarini e Simone Di Luca.

Ragazzi che hanno corso e vinto

tanto, scrivendo in passato la storia

di questa categoria.

Era giusto che la onorassero

nel migliore dei modi. Un plauso

anche alle squadre. Oltre alla

vincitrice e quelle già citate

meritano attenzione l'Oregon Team,

la Composit e la MC Motortecnica.

Compagini fatte di gente

appassionata disposta a sacrifici

per inseguire una passione.

I motori si sono dunque spenti, ma

il futuro incombe già. Nel 2015 la

Clio tornerà ancora ad esaltare e

dare spettacolo.

Regno di Spagna