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ITALIANO RALLY
SAN MARINO
Guido Rancati
San Marino – Braccia al cielo e pugni chiu-
si. All’ingresso del riordino prima dell’ulti-
mo parco assistenza, Riccardo Scandola
accoglie l’arrivo della Fabia con il numero
1 sui vetri e sulle portiere e scarica con un
gesto istintivo quel po’ di tensione che è
ancora gli è rimasta in corpo alla fine di una
mattinata vissuta in un’altalena di emozio-
ni contrastati, in bilico continuo fra speran-
ze e timori. La compatta dell’est si ferma,
Umberto si sfila dall’abitacolo e due fratelli
si abbracciano forte. E’ fatta: il leader di
una classifica tricolore sempre meno prov-
visoria ce l’ha fatta a tornare a vincere. La
prova domenicale riproposta due volte non
ha cambiato fisionomia all’alta classifica:
primo con sedici secondi e uno dopo le otto
piesse del sabato, nel doppio passaggio sul-
la Sestino il veronese ha lasciato sei secondi
tondi a Giandomenico Basso e i dieci e uno
che gli sono rimasti bastano e avanzano a
garantirgli la seconda, vera vittoria in car-
riera.
“Questa volta sono proprio soddisfatto”,
dice Riccardo a Umberto. Spiega:
“All’Adriatico il primo posto era stato il
frutto di una gara tattica nella quale aveva
soprattutto amministrato il vantaggiomes-
so insieme nella prima speciale; questo
successo, invece, è arrivato alla fine di una
battaglia vera sostenuta con un ritmo sem-
premolto alto”. I numeri gli danno ragione:
al debutto con il teamPascoli, Basso non ha
mai veramente abbassato le braccia. Per un
po’ ha risposto colpo su colpo agli attacchi
di Umbi e solo nella seconda boucle del pri-
mo giorno, complice una scelta di pneuma-
tici troppo morbidi, ha dovuto rassegnarsi
a concedere al rivale qualche secondo. Spic-
cioli comunque, visto che dopo le prime sei
piesse, i due erano separati soltanto da set-
te secondi e due. A fare la differenza è stata
la doppia prova spettacolo su asfalto nella
quale l’inseguitore ha concesso otto secon-
di nove all’inseguito. Troppi per continuare
a credere veramente di farcela a imporsi.
“No, stamani non ho più provato a rove-
sciare la situazione”, ammette candido
Giando a cose fatte. Spiega di essere ripar-
tito all’alba convinto che quel poco che
restava non gli sarebbe bastato a provare il
sorpasso e osserva che se fosse arrivato
nell’Antica Terra della Libertà per giocarsi
il campionato, avrebbe affrontato la gara in
modo diverso: “Intanto avrei fatto l’impos-
sibile per svolgere qualche test e non mi
sarei limitato ai pochi chilometri macinati
nello shakedown per adattare alla mia gui-
da questa Peugeot 207. E anche il finale
l’avrei affrontato in modo diverso, di certo
non solo per cogliere altri due successi par-
ziali. Anche se sapevo che in quel tratto
ripetuto due volte era quasi impossibile
fare la differenza”. Averle prese non gli fa
ovviamente piacere, ma il suo bilancio resta
positivo: “Sono super-soddisfatto”, butta lì
prima di prendere posto sul secondo gradi-
no del podio. Un attimo e si corregge: “Sono
contento di essere tornato a correre su que-
ste strade e di aver effettuato un allena-
mento proficuo”. Guarda avanti, pensa a
come concretizzare il progetto di tornare a
essere grande protagonista all’estero e
anche al Sanremo. Non è il solo, all’appun-
tamento nell’estremo ponente ligure ci
pensa pure Scandola: “Sarebbe bello
affrontare l’asfalto sanremese pensando
solo al confronto con gli stranieri”, dice più
a sé che agli altri. Aggiunge: “Per farlo,
dovrò però presentarmi al via con la testa
sgombra, senza più l’assillo di pensare al
titolo tricolore che resta l’obiettivo princi-
pale della stagione”. Può farcela.
Il podio
a San Marino
Giandomenico Basso
all’esordio con la
vettura del team Pascoli
1...,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73 75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,...86
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