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MOTO GP
GARA A MISANO
Luigi Ansaloni
Tutti aspettavano Valentino Rossi o Marc
Marquez, in quel catino un po’ brasiliano
che è stato Misano, con quel tifo infernale,
tutto tappezzato di numero 46 giallo (Bra-
sile, appunto). Il Dottore e il suo erede desi-
gnato, la sfida doveva essere questa. Da
cilindro della Romagna è uscito invece lui,
il “Green Mamba” Jorge Lorenzo, alla sua
seconda vittoria consecutiva dopo la volata
inglese e quella vittoria colta all’ultimo
giro.
Stavolta il campione del mondo ha offerto
una gara perfetta, nel GP di San Marino:
non ha sbagliato nulla, dallo start alla ban-
diera a scacchi. Nonostante non fosse in
pole, ma comunque in prima fila, grazie al
secondo tempo ottenuto in qualifica, il
maiorchino è riuscito a bruciare i due piloti
della Honda: Marc Marquez e Dani Pedro-
sa, rimasti poi da soli, a distanza da Loren-
zo, a darsi fastidio a vicenda.
Il debuttante della MotoGP (se ha ancora
un senso chiamarlo debuttante, ma tant’è…
) ha impiegato
poco tempo a
sbarazzarsi di
Valentino Ros-
si, ma per fare
questo, Mar-
quez ha iniziato
a
sbagliare
qualcosa. Stessi
errori anche
nella lotta con
Pedrosa.
La
Honda di Mar-
quez, infatti, è
risultata la sola
ad accusare più
di un movimento anomalo. Ma il ventenne
catalano non ha mai mollato, soprattutto
contro il suo compagno di squadra. Il duel-
lo con Pedrosa è stata la parte più spetta-
colare del GP di San Marino, e di gran lun-
ga. I due compagni di squadra hanno
incrociato più volte le loro traiettorie
rischiando seriamente di finire in terra.
Marquez si è infilato interno in una esse
non certo progettata per il sorpasso,
domando una Honda mai vista così nervo-
sa. E alla fine, come è accaduto quasi sem-
pre in questo 2013, a farla franca è stato il
numero 93, più bravo a domare l’imbizzar-
rita Hrc di Misano.
Il debuttante Marquez pensa alla classifica
e studia da campione, sempre con il per-
messo da chiedere a Lorenzo. Il vincitore
che ha ottenuto un doppio risultato. Nel GP
di San Marino, oltre alla sua seconda vit-
toria consecutiva, il pilota della Yamaha è
riuscito anche nella rimonta su Pedrosa. I
due ora sono a pari punti, ma Lorenzo è
davanti al collega della Honda per aver vin-
to 5 volte, tre in più del connazionale. «È
andato tutto bene - ha detto Lorenzo - ho
fatto una buona partenza forzando molto
le frenate per prendere subito margine e
poi sono riuscito a mantenere un buon pas-
so. È stata una corsa molto fisica, ma sono
riuscito a fare una gara come piace a me. Il
cambio nuovo ha funzionato molto bene
anche se bisognerà ancoramigliorare qual-
cosa. Mi è piaciuto di più vincere in batta-
glia a Silverstone, ma qui ho dominato
davanti ai migliori del mondo».
Lorenzo ha combattuto da solo, anche
rispetto al suo compagno di squadra. Sulla
pista di casa, Valentino Rossi non assicu-
rava il suo aiuto, l'intenzione era quella di
fare un'ottima figura visto anche il secondo
posto dello scorso anno con la Ducati.
«Jorge è partito fortissimo - ha detto Rossi
- infatti ieri sembrava che quello che pote-
va scappare sarebbe stato Marc e non mi
aspettavo invece un Lorenzo così forte.
Questa volta il mio
weekend è stato più
positivo, sono andate
meglio la prove, sono
partito in prima fila e
nei primi 10 giri di
gara sono andato for-
te.
Poi però gli altri han-
no cominciato a gira-
re qualche decimo
meglio, ho provato a
rimanere con loro,
ma ho visto che non
ce la facevo e mi sono
andati via e alla fine
ho mollato. Ho fatto di tutto per provare
a salire sul podio perchè qui sarebbe stato
importante».
Sarà anche stato positivo, ma la realtà
ormai è sotto gli occhi di tutti: quando va
bene, Rossi arriva quarto. Non ha più il pas-
so dei primi, e per chi è stato nove volte
campione del mondo, forse questo non può
essere sufficiente. D’altro canto, solo lui
riesce a trascinare le folle in questo modo,
non solo nella sua Misano ma in tutto il
mondo. L’errore non è volere che Vale stia
da queste parti il più a lungo possibile, ma
è considerarlo ancora il miglior pilota, in
grado di battagliare per il mondiale. Questo
Rossi non lo può più fare. E lui lo sa meglio
di chiunque altro. Per quanto riguarda le
altre categorie, in Moto2 successo di Pol
Espargarò, mentre in Moto3 dominio di
Rins. Come al solito, tripletta spagnola. Ma
non è più una novità.
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