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FORMULA 1
ANTONIO FELIX DA COSTA
La pressione del ruolo di predesti-
nato alla F.1 che ti è stato giocoforza
affibbiato alla fine della scorsa sta-
gione non ha nulla a che fare con le
difficoltà di quest'anno?
"La pressione è un fatto positivo. Se c'è è
perché là fuori c'è qualcuno che sta inve-
stendo su di me, che mi stima e si aspetta
dei risultati. Non averla sarebbe molto peg-
gio e non mi disturba. Sono il primo a met-
termi pressione, perché nessuno vuole
vedermi vincere quanto me stesso, per cui
sono abituato a gestirla e non è un proble-
ma. Per rendervene conto vi basta ripensare
a quest'anno a Monza. La pressione di cui
parlate l'avevo già addosso, ma non mi ha
impedito di correre alla grande. Se il pen-
siero della Formula 1 può aver cambiato
qualcosa in me, è magari il mio modo di
correre in certe situazioni estreme. Per fare
un esempio, a Spa quest'anno avrei potuto
attaccare Magnussen con più aggressività
per provare a passare, ma avrei rischiato
tanto. Se non l'ho fatto è anche perché mi
sembra evidente che inF.1 la capacità di evi-
tare rischi inutili e portare a casa risultati
utili gara dopo gara è una dote molto
apprezzata in un pilota. Basta guardare
quanti elogi riceve Alonso per la sua costan-
za per rendersene conto. Nel 2012 non avrei
riflettuto più di tanto, ci avrei provato e
basta".
Ovviamente non c'è nulla di ufficiale,
ma anche da quello che trapela dagli
altri protagonisti del Red Bull Junior
team sembra ormai certo che il posto
in Toro Rosso sia tuo, indipendente-
mente da quanto succederà da qui a
fine stagione. Tu che sensazione hai?
"Io in realtà non mi sento sicuro di nulla.
So che Marko e Tost vorrebbero davvero
mettermi al volante di quella macchina,
ma so anche che me la devo meritare e che
quest'anno non ho fatto abbastanza. Fino
ad oggi avevo vinto solo una corsa, e
sarebbe stato un po' poco in un campio-
nato con 19 gare. Quello che ho fatto a
Budapest è un passo nella direzione giu-
sta, ma potrebbe ancora non bastare.
Sono anche cosciente di essere fortunato
perché nel mio percorso sono un passo
avanti rispetto a Sainz e Kvyat, perché se
fossimo alla pari probabilmente sceglie-
rebbero uno tra loro due. Al di là di tutto,
comunque, alla fine sono tredici anni che
corro, tredici anni che lotto per raggiun-
gere questo obiettivo e ora ce l'ho a por-
tata di mano. Non perderlo sta solo a me,
e farò tutto quello che posso".
Da Costa (al centro)
con gli altri piloti Red Bull
che a Silverstone hanno
provato la RB9 e la Toro Rosso,
ovvero Sainz e Kvyat
1...,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33 35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,...100
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