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Antonio Caruccio
Alessio Picariello è il nuovo campione della
Formula ADAC Masters. Il pilota belga, di
origini italiane, segue nell’albo d’oro della
serie tedesca Marvin Kirchhoffer, che si è
quest’anno imposto anche nella Formula 3
tedesca. Picariello si è aggiudicato la vittoria
con quattro gare di anticipo rispetto la fine
della stagione, stabilendo anche un record,
ossia quello di aver sempre tenuto la leader-
ship della graduatoria sin dalla prima corsa.
Cosa hai pensato nella seconda gara a
SlovakiaRingquandohai realizzatodi
essere diventato campione?
“Ho visto il mio compagno di squadraMaxi-
miliamGunther fermo in ghiaia, e ho capito
che ero campione. Ero contento, ma sono
rimasto concentrato sulla gara. Per aggiudi-
carmi il titolo in anticipo avrei dovuto finire
sul podio, quindi tutti imiei pensieri e la gio-
ia per il successo hanno dovuto aspettare la
bandiera a scacchi per emergere”.
Quali sono state le reazioni delle persone
intorno a te dopo che hai vinto il titolo?
“Ho ricevuto molti messaggi da parte degli
amici edalla famiglia,ma è stato solo l’inizio.
LamiapaginaFacebookerapienadi post nei
giorni successivi, ed anche il mio meccanico
Sven era veramente contento. Voleva vince-
re il titolo quanto me, e sono davvero felice
per lui perché ci siamo trovati bene insieme
emi hasempresupportato.Anchemiopadre
eramoltocontento, immaginoche si sia fatto
sopraffare dall’emozione in quel momento”.
Sei stato il primo campione della For-
mula ADAC a guidare la classifica di
campionatodall’inizioalla fine.Ti ren-
di conto che è qualcosa di speciale?
“È sempre bello infrangere un record. Inol-
tre se raggiungo le 12 vittorie sono prossimo
ad aggiudicarmi anche il primato sotto que-
sto aspetto, ed è indubbiamente ilmio obiet-
tivo per il prossimo round di Hockenheim.
Vincere un titolo in una categoria formativa
connetta superiorità ha sempre dei vantaggi
perché il modo in cui impressioni le persone
può avere dei benefici per il futuro della tua
carriera”.
Hai vinto il titolo con nove vittorie
all’attivo, quando alla fine della sta-
gione mancano ancora quattro corse.
Comehai fattoadessere così formida-
bile?
“Nonc’ènessunmistero.Quest’annohoavu-
to modo di prepararmi nella maniera ade-
guata alla stagione facendo dei test, cosa che
non è sempre stato possibile purtroppo pre-
cedentemente nella mia carriera. Inoltre
sono nella squadra giusta e ho intorno a me
meccanici ed ingegneri capaci che mi sup-
portano. L’atmosfera è ottima ed il clima è
sempre rilassato quindi mi trovo a mio agio
e riesco ad andare in pista con grande sere-
nità”.
Cosa hai imparato nella stagione For-
mula ADAC 2013?
“Che la mia più grande forza sta nel passo
gara. Mi pongo un obiettivo prima della par-
tenza e spesso lo raggiungo, come ad esem-
pio mantenere una certa posizione. Quando
si spengono le luci del semaforo le mie atti-
tudini mentali cambiano e do tutto me stes-
so. Ho inoltre fatto grandi progressi in qua-
lifica quest’anno, migliorando considerevol-
mente lamia velocità nel giro singolo. Quan-
do non sono primo, la mia perfomance è
comunque abbastanza buona da permetter-
mi di essere nelle prime file. Ad ogni modo
affronto la gara in maniera decisamente più
rilassata rispetto alla mia prima stagione, lo
scorso anno. Precedentemente volevo solo
vincere,ma adessoho imparato che èmeglio
mettere al sicuro dei punti importanti piut-
tosto che non prenderne”.
Sei il nuovo campione della Formula
ADACMasters 2013, ma che piani hai
per il futuro?
“Vorrei correrenellaFormula3Europea,ma
comesempre tuttodipenderàdal budget.Ho
delle richieste da parte di molte squadre in
varie serie per correre con loro, ma devo tro-
vare il modo di finanziare il mio futuro nel
motorsport”.
Sei il secondo pilota del team Mucke
ad aggiudicarsi il titolo dopo Pascal
Wehrlein nel 2011. Lui adesso è il più
giovane nel DTM, potrebbe essere
questa un’opzione per te?
“Credo che correre nel DTM sia certamente
una possibilità. Accetterei una proposta se la
ricevessi, perché è un bacino da cui la For-
mula 1 attinge i propri piloti. L’obiettivoperò
resta quello di continuare inmonoposto, ma
se non ci riuscissi considererei altre strade”.