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MONDIALE RALLY
SPAGNA
Guido Rancati
Quarto a poco più di quindici secondi da
Therry Neville, ma a quasi quarantacinque
secondi da Dani Sordo e a quarantasei e
cinque da Jari-Matti Latvala. Sébastien
Ogier archivia la seconda tappa dell'appun-
tamento spagnolo conuna piazzamento più
bello che brutto, ma c'è chi scuote la testa
e mormora che il titolo appena conquistato
lo ha appagato. Sono i superficiali in servi-
zio permanente effettivo a farlo, osservan-
do che il francese, penalizzato dalla rottura
di un cerchio, non ha più tante possibilità
di aggiungere un'altra vittoria al suo botti-
no stagionale. Mikko Hirvonen non la pen-
sa così e lo dice: “Questa è solo una classi-
fica provvisoria: domani, sulla terra, di cose
possono succederne ancora tante...”.
Il finlandese è quinto a una dozzina scarsa
di secondi da Ogier e tuttavia non si consi-
dera tagliato fuori: “Posso ancora vincere
come può farlo Sébastien”, sentenzia prima
di andare a nanna. Con bene amente il fatto
che la scelta di far ripartire i superstiti in
ordine di classifica non potrà non penaliz-
zare i due messi meglio. La notte passa e i
primi verdetti del mattino danno in qual-
che modo ragione al Pallido: lui è ancora
troppo lontano dal vertice per continuare a
sperare, ma Ogier è secondo, fra Latvala e
Sordo. E la partita non è affatto finita. Nel
penultimo impegno il cantabrico demolisce
una sospensione – e il suo ritiro consegna
definitivamente il mondiale costruttori alla
Volkswagen – e il nordico arriva al control-
lo stop fra fuoco e fiamme. Ogier prende
atto di questo e di quello e si piazza sull'at-
tico di una classifica ormai assai poco prov-
visoria. L'ultimo round lo conferma e sul
podio, ai lati del campione delle Hates
Alpes, si accomodano Latvala e Hirvonen.
Guardati dal basso da Neuville e Novikov,
i due migliori della nidiata di MalcolmWil-
son, che si portano appresso il fardello degli
inevitabili rimpianti. Ma anche la convin-
zione di aver fatto più che diligentemente
la loro parte. E la certezza di non essere loro
i maggiori sconfitti del fine settimana fra
Barcellona e Salou. Già, a perdere anche
questa volta è stato Sordo, l'enfant du pays.
Che ha provato e riprovato a piazzare il col-
paccio che lo avrebbe aiutato a dare un
seguito alla propria carriera, ma è rimasto
amani vuote. Forse perché davvero così era
scritto laddove era scritto che a fa saltare il
tappo sarebbe stato ancora una volta il
perito meccanico che Jacques Régis – a
nome e per conto della federazione france-
se – impose a Olivier Quesnel...
1...,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67 69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,...110
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