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Filippo Zanier
E se le F.1 il prossimo anno si rivelassero
poco più veloci della GP2? L'allarme
aveva già iniziato a circolare nel pad-
dock qualche mese fa, e a dargli consi-
stenza era stato anche Charlie Whiting.
Lo scorso luglio il direttore di gara della
F.1 si era infatti espresso in modo abba-
stanza chiaro sul nuovo regolamento,
rivelando che le limitazioni poste ad
aerodinamica e consumi avrebbero ral-
lentato le monoposto del circus di circa
2-3 secondi al giro. Stando ai primi
riscontri che le nuove macchine "virtua-
li" stanno ottenendo nei simulatori delle
varie squadre, però, pare che le previsio-
ni di Whiting fossero state addirittura
ottimistiche: tra le scuderie, infatti, si
parla di un crollo medio della perfor-
mance di circa sei secondi a tornata, un
dato drammatico che sta preoccupando
non poco i teammanager e i "burattinai"
della F.1. A far venire i sudori freddi a
Bernie Ecclestone & Co è il fatto che il
suddetto dato sia calcolato non su per-
formance fatte registrare dalla Marus-
sia, ma dai più recenti modelli 2014 svi-
luppati per i simulatori dei top team, che
si trovano tutti a fronteggiare più o
meno le stesse difficoltà.
IL PROBLEMA
DEI CONSUMI
Ma perché le nuove vetture sono così len-
te? Il problema principale risiede nella
nuova "formula consumo", con i serbatoi
da 100 litri che stanno mettendo seria-
mente in crisi gli ingegneri. La quantità di
carburante a disposizione, infatti, non è
sufficiente a coprire con tranquillità la
distanza di gara con i consumi attuali dei
nuovi motori turbo, e gli staff tecnici delle
scuderie stanno di conseguenza cercando
compromessi in tutte le zone dellamono-
posto.Tra le aree che più influiscono sul
consumo di benzina c'è senza dubbio l'ae-
rodinamica, ed è questo che al momento
sta rendendo le F.1 delle lumache: se nor-
malmente, infatti, la fase attuale dello svi-
luppo tecnico sarebbe dedicata alla ricer-
cadelmassimocaricoaerodinamico, que-
sto non è più possibile quando la priorità
diventa risparmiare ogni goccia di carbu-
rante. Più down for,ce, infatti, significa
più resistenza all'avanzamento (drag) e
consumi maggiori, in percentuali che i
teamattualmentenonsi possonopermet-
tere. Proprio per questo, i modelli virtuali
che stanno girando nei simulatori in que-
sti giorni lo fanno con valori di carico che
sono lontanissimi da quelli sviluppati dal-
le monoposto del Circus delle ultime sta-
gioni, con effetti disastrosi sui tempi sul
giro. E non solo: così "scariche" le vetture
scivolano molto, comportamento noto-
riamente poco apprezzato dalle gomme
Pirelli, fatto che costringe i piloti a guidar-
le con i guanti bianchi, in punta di dita.
RED BULL LENTA
NELLA SIMULAZIONE
DI MONTMELÒ
Si tratta di difficoltà che, al momento,
toccano anche la Red Bull: sul circuito di
Barcellona, uno dei più simulati essendo
un ottimo banco di prova per l'aerodina-
mica, la nuova monoposto creata da
Adrian Newey avrebbe infatti girato con
un crono superiore di circa 6"5 rispetto al
tempo ottenuto in qualifica da Sebastian
Vettel nel maggio scorso. Riportato sui
dati reali, questo significa che
dall'1’21"054ottenutodal tedesco sul Cir-
cuit de Catalunya con la RB9, si passa a
un 1'27"5, un crono che paragonato alla
pole 2013 della GP2 , fatta registrare da
Marcus Ericsson in 1'28"706, non
impressiona. Poco più di 1" di vantaggio
su una categoria monomarca sono abba-
stanza per preservare il ruolo di vertice
assoluto del motorsport a cui la F.1 tiene
così tanto? Oppure sono un serio rischio
eccessivo, considerando che stando così
le cose non sarebbe difficile vedere una
GP2 girare più veloce di Caterham e
Marussia? Il paddock ovviamente è
cosciente che la situazione attuale è desti-
nata a migliorare man mano che i team
proseguiranno con lo sviluppo, ma non-
dimeno la situazione preoccupa perché è
difficile prevedere grandi margini se
team, motoristi e FIA non riusciranno ad
accordarsi su un aumento delle dimen-
sioni dei serbatoi.
Intanto le squadre sono già al lavoro su
nuove mappature dell'acceleratore elet-
tronico che minimizzino l'effetto che lo
stile di guida dei piloti ha sui consumi, e
piùattenzione chemai viene dedicata alle
mappature motore "risparmiose", che
vedranno un utilizzo molto più intenso
rispetto a quanto accaduto fino ad oggi.
Ma basterà?
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