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RENAULT 3.5
TEST AD ALCANIZ
Filippo Zanier
Se la maggior parte del paddock della F.Renault 3.5
ha applaudito la prestazione di Raffaele Marciello,
riconoscendo che il campione della F.3 europea si tro-
va in questo momento in un vero e proprio stato di
grazia, fra i suoi rivali non è mancato chi ha sollevato
dubbi e sospetti sui risultati ottenuti dall'italiano ad
Alcaniz. I larghi distacchi rifilati daMarciello alla con-
correnza nel primo e nel secondo giorno, inusuali per
un contesto iper-competitivo come la World Series
Renault, sono infatti stati per alcuni l'ispirazione per
immaginare scenari da film thriller. Si è andati dal-
l’idea che tecnici della Zytek nottetempo intervenisse-
ro sulle vetture guidate da Raffaele per regalargli qual-
che cavallo in più a vietatissime termocoperte nasco-
ste nel camion del fornitore Michelin, utilizzate sol-
tanto per scaldare le gomme dell'italiano. A monte di
tutto, ovviamente, le Ombre Rosse, i lunghi tentacoli
della Ferrari Driver Academy, talmente potente da
poter influenzare i risultati sportivi di un campionato
organizzato da un motorista concorrente, la Renault.
Le prestazioni di Marciello, in pratica, hanno generato
leggende metropolitane degne dei coccodrilli albini
nelle fogne di NewYork, panzane che ci siamo divertiti
a smontare intervistando tre personaggi tra i più
accreditati del paddock: Bruce Jouanny, uno dei più
giovani e stimati manager del motorsport (oltre che
essere stato da pilota una vera promessa della Francia
nei primi anni 2000), e i teammanager delle squadre
con cui Marciello ha lavorato nel fine settimana,
Strakka Racing e Arden Caterham.