Italiaracing.net Magazine - page 61

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so gli altri, facendolo diventare supporter
di un’associazione di invalidi di guerra.
Un’esperienza fondamentale nella rico-
struzione sportiva e personale.
NELLA CHASE FOR THE CUP
CON UN PICCOLO TEAM
Con queste premesse arriva l’accordo con
un altro piccolo team, il Furniture Row
Racing con la differenza che stavolta il
risultato è esplosivo, oltre ogni previsione.
Nelle ultime sei gare del 2012 Busch salta
sulla nuova vettura e conquista tre top-10.
Nel 2013 arriva ad occupare le zone alte
della classifica, lotta in tutte le gare per la
vittoria e, pur mancando di quell’”extra”
tecnico e di fortuna necessario per incas-
sare un successo, si piazza comodamente
nei playoff. Il Furniture Row Racing di
Barney Visser diventa il primo team
mono-vettura ad entrare nella Chase For
The Cup, e centra la decima piazza a fine
stagione. Ciliegina sulla torta, Busch chiu-
de davanti a Newman, che nel frattempo
è diventato un nuovo nemico… E’ un suc-
cesso così brillante che molti faticano a
capacitarsene. Il resto è una storia da scri-
vere. Anche se non è mancato qualche
nuovo sprazzo di follia qua e la, Busch ha
rimesso in luce in una squadra comprima-
ria il suo talento straordinario. Qualcuno,
nel pubblico, comincia anche ad apprez-
zarlo. Kurt da Las Vegas è pronto al rien-
tro in un top-team. Ha trovato uno che,
come Finch e Visser, non si cura del con-
torno. Gene Haas lo ha voluto a tutti i costi
per portare in pista i marchi della sua
azienda. Perché non vuole un venditore o
un testimonial. Gli interessa uno che dia
del gas, come in fondo è giusto che sia. In
squadra troverà Tony Stewart, con cui ha
avuto qualche screzio, ma chi non ne ha
avuti con lui. Come si dice negli States, il
momento è adesso. Per il campione, il fuo-
rilegge, il villano, il cattivo riabilitato,
soprattutto per l’uomo.
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