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Se c'è una cosa che Sébastien Ogier ha dimo-
strato fino a questo punto della propria carrie-
ra, è che il carattere certo non gli manca. Pur di
non rimanere all'ombra di una leggenda come
l'altro Sébastien, quel Loeb nove volte campio-
ne del mondo, il talento di Gap ha saputo ingo-
iare una scelta difficile come lasciare la Citroen,
la Casa che lo aveva cresciuto agonisticamente,
e accettare un 2012 nell'anonimato in attesa di
rientrare nel WRC con la Volkswagen. Oggi, a
più di due anni di distanza, si può dire che la
scelta di Ogier abbia pagato. Campione del
Mondo Rally 2013 con nove successi all'attivo,
Sébastien ha iniziato alla grande anche questa
stagione con un bel successo al Monte Carlo,
colto dopo una rimonta strepitosa. Ecco quindi
quali sono le sue sensazioni dopo una stagione
iniziata col piede giusto, e i ricordi del trionfale
2013 ancora freschi.
Come ti senti dopo aver vinto il tuo primo
"Monte", un'affermazione che per alcuni
piloti vale una carriera?
“Non potevo sperare in un inizio di stagione
migliore. Il team ha fatto un lavoro fantastico,
non ho parole. È un successo che conta moltis-
simoperchéottenuto incondizioni difficilissime,
e che dà ancora più gusto ora che il Monte Carlo
è tornato nel calendario del Mondiale. Poi, basta
guardare a cosa abbiamo fatto negli ultimi due
giorni, ce lo siamo proprio meritato gestendo al
meglio la rimonta sotto la pioggia intensa e il
caos innevato del Turini".
Il prossimo appuntamento del Mondiale
prevede ancora neve a volontà, in Sve-
zia...
“Sì, ed è uno dei miei rally preferiti nel calenda-
rio. L'anno scorso abbiamo regalato la prima vit-
toriaallaVolkswagenproprio lì, e loabbiamo fat-
todopoungrandeduelloconLoeb. Credosiasta-
ta la mia miglior gara in carriera fino ad oggi.
Fummo costretti a spingere al massimo, guidan-
do al limite per l'intera gara,ma riuscimmo a far-
lo senza il minimo errore portando a casa una
vittoria strepitosa".
Quella vittoria fu l'inizio di una cavalcata
trionfale verso l'iride. Te lo aspettavi, al
primo anno con la nuova vettura?
“Se qualcuno prima dell'inizio della stagione mi
avesse detto che io e Julien (il navigatore Ingras-
sia, ndr) avremmo finito l'anno con nove vittorie
e il titolo in tasca, penso che gli avrei consigliato
di farsi visitare da un buon dottore. Prima del-
l'iniziodella stagionenonsaimai quanto siabuo-
na la tua macchina rispetto a quelle degli avver-
sari, e questo è specialmente vero quando parti
da un foglio bianco come noi con la PoloRWRC.
Diciamo che dopo i successi in Svezia, Messico e
Portogallo abbiamo realizzato di avere tra le
mani un pacchetto davvero vincente".
OracheseiCampionedelMondosentipiù
pressione?
“Adir laverità il sentimentopredominante è l'or-
goglio. Abbiamo vinto un Mondiale, e nessuno
potrà portarcelo via. L'obiettivo ora non può
essere che quello di difendere il titolo. Volkswa-
gen l'anno scorso ha vinto 10 rally su 13, sarà un
bottino difficile da battere, ma daremo il massi-
mo per provarci".
Chi vedi come il rivalepiùpericolosoque-
st'anno?
“Prima di tutti c'è il mio compagno Jari-Matti
Latvala, per cominciare. Aparte lui, sono curioso
di vedere come se la caveranno Thierry Neuville
e la Hyundai in Svezia, al 'Monte' sono stati dav-
vero sfortunati. Poi non bisogna mai sottovalu-
tare la Citroen. Sono un team forte ed esperto, e
KrisMeeke eMadsØstberg sonodue ottimi pilo-
ti. Ovviamente ci sarà da tenere d'occhio anche
Robert Kubica, dopo quello che ha fatto vedere
nel primo giorno al Monte Carlo. Sull'asfalto è
velocissimo, l'importanza della sua esperienza in
F.1 su quel tipo di superficie è evidente a tutti.
Che abbia finito per ritirarsi è un vero peccato".
Come vivi la presenza di una star della
Formula 1 nel Mondiale Rally? Non è la
prima che ci prova...
“Credo che sia fantastico che lui abbia scelto i ral-
ly per il prosieguo della sua carriera. Robert è un
valore aggiunto per il campionato, come pilota e
comepersona.Nonvedo l'oradi correredi nuovo
contro di lui, e sono curioso di vedere come si
comporterà nei dodici eventi che restano da qui
alla fine della stagione, specialmente di vederlo
in azione sul ghiaccio e la neve della Svezia".
Sei un rallista a tempo pieno da sei anni.
Perché hai scelto di impegnarti nelle cor-
se su strada?
“Ad ogni rally ci troviamo ad affrontare condi-
zioni diverse, dal freddo della Svezia al caldo tor-
rido dell'Australia. Guidiamo su neve, ghiaccio,
terra e asfalto, attraverso zone montane, città e
campagna. Abbiamo strade su cui si assiepano i
fan, eogni successo lo condividiamo con il nostro
copilota. Il rally è un gioco di squadra come nes-
sunaltradisciplinanelmotorsport. Certo, le gare
in pista sono una bella sfida e hanno il loro appe-
al, ma in questo momento niente potrebbe con-
vincermi a lasciare la mia Polo WRC, né la pas-
sione né il denaro”.
Come riesci a mantenere concentrazione
e motivazione alte per l'intera stagione?
“Sono ingiroper circa250giorni all'anno.Quan-
do sono a casa, non vedo l'ora di rilassarmi sul
divano, ma mi tengo anche in allenamento con
escursioni nelle campagne vicine, che siano in
mountain bike o a piedi facendo jogging. Una
sola cosa è certa, non ho tempo di annoiarmi".
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